Il Decreto Legge presentato nella giornata di ieri ha emanato delle linee guida molto chiare chirca la riaminazione carido polmonare in caso di paziente con rischio annegamento.
Nel decreto quindi si apprende che al fine di evitare il contagio da Covid, il rianimatore (medico o altro soccorritore che sia) deve astenersi dal contatto bocca-bocca per la respirazione assistita, ma prevedere ogni altra azione atta al ripristino della funzione cardio-polmonare.
il nostro punto di vista è il seguente:
Un paziente a rischio imminente di vita deve essere sottoposto dal soccorritore a “tutti i mezzi praticabili e tecnicamente possibili” che possano ridurre tale rischio, senza conseguentemente mettere a repentaglio l’incolumità del soccorritore e o di terze persone.Se è vero che la respirazione bocca a bocca può essere vicariata dal dispositivo AMBU – il quale non è certo sempre disponibile (vedi spiagge libere) al pari del pocket mask – è altresì vero che un Medico e/o un soccorritore deve essere libero di attuare ogni pratica atta a salvare la vita del paziente.Il rischio COVID non può a mio avviso essere computabile, essendo il rapporto rischio-beneficio spostato drasticamente, sul secondo fattore.
Attendiamo fiduciosi ulteriori sviluppi della vicenda anche per sapere da Decreto Legge, come dovremo salvare la vita ad una persona.