A cura del Dr Luigi Laino, Direttore Latuapelle.it
Oggi vorrei porre il punto della questione su un dato che sempre di più mi sta capitando di verificare all’interno della routine di pazienti sottoposti a tamponi con antimicogrammi per la ricerca della Candida (e di altri agenti infettivi)
Sempre più spesso, difatti si incontrano infezioni da Candida (spp) iper- resistente,soprattutto ai recenti azolici triazolici, ma anche ad altri antimicotici piu’ datati.
Stiamo assistendo quindi alla selezione di una candida (ricordo essere presenti in decine di sottotipi) che potrebbe trasformarsi in futuro in una infezione difficile da debellare?
Probabilmente se si leggono i dati clinici e se si confrontano con quelli sperimentali (metanalisi, Istituto Superiore di Sanità) già presenti anche per il problema delle resistenze batteriche, la risposta è si:
la strada potrebbe essere indirizzata verso la selezione di specie super-resistentialla maggior parte delle terapie di uso comune le quali, fino a poco tempo fa, erano dotate di altissima selettività e specificità
Pertanto, sempre più spesso si può venire in contatto con infezioni genitaliresistenti come:
– Balanopostiti (approfondimento: http://www.balanopostite.it
– Vulvo-vagniti approfondimento: www.vulvite.it
La cosa da fare, in ottemperanza ai dettami anche in questi giorni protagonisti di campagne informative del Ministero della Salute, è quello di limitare il più possibile l’utilizzo di farmaci antibiotici e antimicotici, soprattutto quando non prescritti.
Nel caso specifico, quello delle infezioni genitali, effettuare sempre prima un videatspecialistico Dermo-Venereologico (con l’Esperto di cute e mucose genitali) che solitamente in questi casi viene corredato di test validi e di antibiogrammi o antimicogrammi utili per la selezione dei casi.
il tutto sempre assieme al proprio specialista di fiducia, poichè spesso, la Candida è un patogeno sovrastimato in ambiti non specialistici e potenzialmente associatoanche ad altre infezioni:
in pratica, prima di partire con una terapia antimicotica, accertarsi per bene che si tratti veramente di un problema legato alla candida (e non di un’altra patologia dermo-venereologica ad esempio) e ancora, a che tipo di candida (valutazione delle resistenze) : al contrario l’utilizzo smodato di antimicotici potrebbe comunqueingenerare speci resistenti nel soggetto (le quali potrebbero poi essere trasmesse nei partner), oltreché non risolvere affatto il problema!
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