Una foto parla più di mille parole.
anzi di 1.600
1.600
come le persone in fila ammassate fra loro per entrare nelle scuderie del Quirinale per Assistere alla mostra di Raffaello.
1.600 come le notizie che ogni ora arrivano da qualsiasi media dell’orbe terracqueo che invitano alla “osservanza” delle indicazioni del ministero della salute, del governo e dell’Istituto Superiore di Sanità per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
1.600 come le ore che tanti medici spenderanno fra corsie e malati, fra reparti e terapie intensive, con la certezza di non prendere alcun titolo onorifico Come quello appena dato al bravo comandante della nave Royal princess, che come ogni comandante degno di questo nome ha abbandonato la nave per ultimo.
1.600 come le raccomandazioni arrivate da tutti i governanti sui rischi di stringere la mano, stare vicini e permanere in ambienti chiusi.
1.600 come le scuole chiuse in ogni regione
1.600 come i giri al minuto con la quale vorticosamente gira la giostra delle idiozie.
bisognava stare a casa, osservare le regole dettate dal Presidente della Repubblica dal Quirinale; ah già lo stesso Quirinale nelle cui scuderie si può entrare in massa e fare ore di fila assiepati, senza il minimo rischio di Coronavirus alle spalle.
Pazienza se poi qualcuno si infetterà e se i nostri posti letto sono quasi terminati, così come stressati e finiti i nostri medici, non vuoi vedertela la mostra di Raffaello?
la Bellezza di Raffaello, ci salverà. Era giusto il momento. Schizofrenia di un’Italia che non conosce limiti.