Malattia spesso misdiagnosticata, la psoriasi dei genitali è una patologia di non rarissima incidenza.
Un cenno su questa condizione a mio avviso spesso sottostimata e che invece dovrebbe essere piuttosto considerata in talune condizioni infiammatorie / infettive (o pseudotali) che ricorrono o persistono sui genitali maschili e femminili.
Sovente, quadri di questo genere possono avere come substrato un’infiammazione ad andamento cronico-recidivante come la Psoriasi, malattia infiammatoria immunologica benigna della Cute causata da un’alterazione del “turnover” epidermico (un aumento della velocità del ricambio dell’epidermide che non permette una corretta maturazione della stessa e da qui [sebbene ancora debbano essere chiariti i meccanismi intrinseci che provocano il primum movens] la cascata di eventi infiammatori che causano la lesione psoriasica).
Esistono diversi tipi di Psoriasi (alcuni tipi: dalla nummulare, classicamente a placche, a quella guttata – dal greco “goccia” a quella pustolosa tipica delle regioni palmo-palmari, fino a quadri più seri di psoriasi artropatica, legata a fenomeni infiammatori delle articolazioni o gravi ma fortunatamente rari di psoriasieritrodermica), ad oggi è possibile ricorrere ad una specifia terapia per ogni caso (dai topici di nuova generazione fino ai farmaci biologici che lavorano direttamente sulle cellule e sui recettori dell’immunità alla fototerapia mirata ad uvb a banda stretta)
Se la Psoriasi vulgaris è una malattia piuttosto comune ma soprattutto piuttosto chiara (formazione di placche infiammatorie sormontante da squame biancastre) quando localizzata nelle sedi classiche (le superfici estensorie degli arti superiori ed inferiori) e le superfici cutanee convesse (cuoio capelluto, regione sacrale etc.) molto meno comune ma non certo rara quella che interessa le pieghe cutanee (psoriasi inversa) e appunto i genitali (asta o glande maschile, regione vulvare femminile)
In questi casi non è raro osservare pazienti che hanno ricevuto una buona dose di “diagnosi” non medico-specialistiche che riportano complicanze locali causate da terapie non congrue (spesso di tipo antimicotico) consigliati da conoscenti o dal farmacista..
La diangosi può essere non agevole, quindi: tutto ciò per la particolare composizione delle mucose genitali, le quali detengono aspetti dissimili dalla cute circostante: per tale ragione le lesioni psoriasiche in queste zone possono detenere aspetti francamente insoliti o bizzarri rispetto alle morfe cliniche classiche di questa patologia
Compito del dermatologo venereologo è quindi quello di identificare – per mezzo della visita clinica e che può avvalersi se occorre anche di metodi strumentali non invasivi (grazie a tecniche innovative come la peniscopia o la vulvoscopia digitale) precocemente una lesione psoriasica che intressa le regioni genitali, al fine di inquadrare subito la situazione ed evitare al paziente, percorsi diagnostici spesso intricati e costantemente costellati di terapie poco idonee.
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