A Cura del Dott. Luigi Laino, Specialista Dermatologo Venereologo, Direttore Latuapelle.it
Negli ultimi anni, nel sesso maschile, tali patologie hanno aumentato la loro incidenza e la loro prevalenza a carico di tutte le fasce di età; l’aumento delle manifestazioni genitali di questo genere è direttamente proporzionale all’aumento delle MST (Malattie Sessualmente Trasmissibili) anche in Italia e dall’aumento dell’attenzione dei pazienti nei confronti della Salute dell’apparato genitale; per tale ragione è fondamentale asserire che il rapporto fra il Medico esperto di queste patologie (il Venereologo, esperto di cute e mucose genitali) deve essere considerato come una tappa sicura ed imprescindibile ogniqualvolta manifestazioni cliniche o dubbi, possono far ipotizzare patologie a carico dell’apparato genitale esterno.
con la dizione BALANITE si indicano quadri patologici a carico esclusivo del Glande, con risparmio totale o prevalente della lamina prepuziale interna e/o esterna (la pelle che ricopre il glande)
Con la dizione BALANOPOSTITE si indicano quadri morbosi a carattere infiammatorio e/o infettivo localizzati a livello del glande solco, lamina interna del prepuzio.
Le due patologie spesso indicano lo stesso quadro morboso, ma non sempre è così:
Esistono difatti situazioni connesse a più patologie associate sul pene; questo capita ad esempio quando il paziente utilizzando medicamenti impropri (terapie fai-da-te o prescrizioni non specialistiche) sovrappone alla malattia di base (che non viene quindi curata), irritazioni, allergie o altre infezioni (vedi micosi da medicamenti steroidei et cetera).
Le cause della BALANITE e della BALANOPOSTITE possono essere varie:
Si descrivono di seguito alcuni importanti capitoli causa di “Balanopostiti”, dai quadri più classici a quelli più complessi:
BALANOPOSTITI IRRITANTI
L’irritazione può essere conseguenza per traumi evocativi di rapporti ripetuti, od accumulo di smegma (sostanza di natura secretoria e delle cellule di sfaldamento) all’uso di detergenti, medicamenti topici applicati localmente per uso terapeutico o dal contatto con anticoncezionali introdotti dalla partner in vagina o con secrezioni vaginali acide. L’irritazione si traduce in
- Eritema più o meno diffuso
- bruciore, cociore, lieve prurito
- talvolta essudazione
La patologia è sovente limitata ed estinta dopo la scoperta dell’agente causa dell’irritazione; per quanto semplici questi quadri nella loro impostazione clinica, essi debbono essere sempre tenuti presenti dal Dermatologo Venereologo nella loro diagnostica differenziale, in quanto situazioni similari possono essere invece causate da patologie di altra natura. Giova ricordare che le Balanopostiti irritative, possono offrire una morfologia di tipo necrotico quando la causa si identifica in agenti tensioattivi cationici (temibile quella da dequalinio e da clorchinaldolo.)
BALANOPOSTITI ALLERGICHE
La balano postite allergica è un evento possibile come conseguenza di dermatite da contatto, ma sicuramente meno infrequente di quanto comunemente si creda; le cause più classiche sono:
- gomme del profilattico
- cosmetici (femminili)
- metalli (piercing)
- medicamenti topici utilizzati dal soggetto o dalla partner (candelette, ovuli, disinfettanti)
Il quadro riproduce sovente il quadro della balano postite irritativa ma detiene sintomatologia dissimile (soprattutto prurito). I Test allergici epicutanei (PATCH TEST) ed una corretta raccolta anamnestica della storia clinica è possibile arrivare alla scoperta dell’agente allergizzante.
BALANOPOSTITI INFETTIVE
Le balanopostiti infettive, coprono una grande fetta di tutte le Malattie Sessualmente Trasmissibili: esse rappresentano il gruppo di maggior interesse per la loro ampia gamma etiologica possono suddividersi in
1. balanopostiti virali
La Balanopostite virale maggiormente rappresentativa è quella causata dal Virus dell’Herpes Simplex di tipo I o II: (HSV I-II); contrariamente a quanto comunemente creduto, la patologia causale di questa manifestazione erpetica, può essere quindi causata da entrambi i ceppi I e II e non solo dal HSV II . Sebbene la manifestazione clinica sia riconducibile alla classica vescicolazione a grappolo, sovente in alcuni casi possono presentarsi quadri limitanti alla sola infiammazione edematosa dei foglietti prepuziali, potendo causare in alcuni casi una fimosi o una parafimosi avente in rari casi carattere di urgenza.
2. balanopostiti batteriche
Questo tipo di affezione sta divenendo negli ultimi anni una delle principali MST non obbligate a carico del sesso maschile: il continuo ricorso a terapie antibiotiche a largo spettro, stanno difatti creando sempre più il selezionamento di specie batteriche resistenti e quindi molto difficili da eradicare: va da sé che nell’accezione corrente diagnostico-terapeutica una corretta diagnosi non può prescindere da esami strumentali specifici che debbono preferibilmente essere effettuati dall’esperto Venereologo.
Per quanto l’etiologia batterica sia ampia non vi è una stretta correlazione fra la morfologia del quadro e l’agente infettivo: in altre parole non sempre a una “foto” del momento clinico può corrispondere esattamente quel tipo di agente infettivo: è utile però affermare che:
- Gli stafilococchi, gli enterococchi e gli streptococchi sono primariamente responsabili di balanopostiti a carattere eritemato-essudante, o francamente eritematoso e “sicco” tipico di alcuni batteri saprofitici; altre forme riconoscono l’interesse del foglietto prepuziale esterno e dell’asta del pene (tipica quella da enterobacter aerogenes)
- Le spirochete saprofiti che dello smegma ed alcune speci di cocchi possono provocare delle lesioni eritemato-erosive confluenti e figurate quali, la “balanopostite erosiva circinata di Bataille e Berdal” che differisce dalla forma figurata di tipo psoriasi forme tipica della balanite ecircinnata paracheratosica di Reiter
- Patologie di tipo fuso-spirillari possono delineare quadri di balano postite ulcero-membranose caratterizzate da ulcerazioni dolorose ricoperte di induito biancastro di colorito grigiastro, molto adeso al fondo dell’ulcera stessa: tale patologia differisce dalla “gangrena fulminante dei genitali maschili di Fournier” la quale inizia con edema infiammatorio del pene associato a febbre elevata , ad evoluzione gangrenosa: quest’ultima grave patologia è ancora a causa sconosciuta anche se alcune ipotesi associano etiologia ad una compromissione delle reti vascolari dei genitali.
- Anche il Gonococco, così come la Chlamidia trachomatis,agenti responsabili rispettivamente della gonorrea e della uretrite, prostato-vescicolite da clamidia, possono condurre meno frequentemente a quadri infiammatori dell’anello balano-prepuziale accompagnati costantemente da secrezioni uretrali lattescenti tipiche di questo quadro.
3. Balanopostiti micotiche
Questo tipo di patologia è sicuramente ben rappresentata, ma ne è sovrastimata l’unicità di affezione: difatti non è raro che una balanopostite candidosica, non sia la causa primitiva, ma una situazione che solo secondariamente va ad interessare la zona genitale: i ceppi di candida (se ne riconoscono una cinquantina) vivendo nell’uomo allo stato saprofitico, ovvero normalmente nell’individuo possono giovarsi di condizioni infiammatorie e quindi godendo dell’ambiente caldo umido, sovrapporre altri quadri infettivi od infiammatori e complicare non poco la diagnosi e la terapia.. Una balano postite candidosica recidivante, può invece divenire una importante spia di patologie internistiche quali, prima fra tutte una diatesi diabetica, oltreché essere la spia di immunodepressioni locali o sistemiche; tale patologia può accompagnare non di rado terapie antibiotiche a largo spettro che detengono il potere di deprimere il sistema immunitario, favorendo quindi lo sviluppo di specie saprofitiche.
Il quadro tipico della balanopostite da candida si esteriorizza con micro-vescicolazioni superficiali e vescico-micropustole, alla cui rottura seguono erosioni superficiali rotondeggianti o policicliche delineate da un margine epidermico; altre obbiettività sono di tipo eritemato-essudante o secernente; spesso solo evidenziabili con “puntini rossi” sul glande; solitamente il ciclo continuo della candidosi porta a desquamazioni periodiche degli strati superficiali del glande e del foglietto interno del prepuzio; il sintomo più rappresentativo è il prurito.
E’ fondamentale asserire quindi che in presenza di balanopostite da candida sia sempre utile ricercare eventuali cause associate: il consulto con il Venereologo quindi è sempre fondamentale
4. balanopostiti luetiche
Sebbene le manifestazione primaria della Sifilide sia il Sifiloma, una lesione esulcerativa a margini rilevati non dolente ed autorisolutiva, esistono casi più rari ma non eccezionali di manifestazioni balanopostitiche tipiche di questa patologia (Balanopostite di Follman)
5. balanopostiti protozoarie
Sebbene il trichomonas spp conduca ad uretriti e cerviciti , può sovente interessare la zona balano-prepuziale estrinsecando delle balanostiti aspecifiche
6. balanopostiti miste
Sovente, infezioni a carico del solco balano-prepuziale possono avere più di una causa infettiva o associata dermatosica/dermatitica/infettiva: per tale ragione l’attento videat Venereologico rimane sempre di utilità imprescindibili:
BALANOPOSTITI METABOLICHE
Sono forme di Balanopostiti derivate da squilibri dell’assetto metabolico di una persona; sono essenzialmente causate da batteri o miceti saprofiti o ancora lieviti e sempre collegate a stati di dislipidemia, o iperglicemia, o ancora malattie croniche. Sono spesso cronicizzanti fintanto che non si evidenzia e si cura con successo la causa internistica che l’ha provocata.
BALANOPOSTITI IMMUNOLOGICHE
- Balanopostite o più frequentemente, Balanite cronica di Zoon: si osserva nelle decadi al di sopra dei 30 anni e nelle fasce di età più avanzate. L’obbiettività clinica consiste in una chiazza di colorito rossastro o rosso – brunastro con liniti molto netti e demarcati che non offre consistenza alla palpazione; il quadro istopatologico è costituito da un abbondante infiltrato di particolari celllule denominate plasmacellule e da piccole emorragie e depositi di emosiderina
- Il pemfigoide erosivo cicatriziale o sinechiante: costituisce una più rara entità causata da un infiltrato autoimmunitario di particolari anticorpi rivolti contro particolari strutture di adesione dell’epidermide denominati emi-desmosomi: questa patologia tipica dell’occhio e del solco balano-prepuziale è rappresentato clinicamente da una erosione che cicatrizza con una adesione del foglietto prepuziale sul glande stesso: la diagnosi deve essere il più possibile precoce.
- La Balanite psudoepiteliomatosa di Lortat – Jacob e Civatte è rappresentata da una balanite atrofica associata a masse cheratosiche
- Il complesso delle balanopostiti cicatriziali sinechianti non autoimmunitarie, rappresenta un nuovo capitolo oggetto di studio, ma che finalmente e da poco tempo è entrato di diritto nella classificazione di patologie ancora da definire a carico dell’ambito balano-prepuziale.
PATOLOGIE PRE-CANCEROSI (CHE SIMULANO UNA BALANITE O BALANOPOSTITE)
Citiamo su tutte l’Eritroplasia di Queyrat, per la sua frequenza e la sua sovente mistificazione con altre patologie (soprattutto con la Balanpostite di Zoon) essa è invece una lesione da diagnosticare e trattare per tempo, poiché evocante un carcinoma del pene, nelle fasi più avanzate.
Tutte le altre dermatosi tipiche della zona balano-prepuziale (ne esistono moltissime e tutte aventi cause dissimili fra loro) pur non potendo entrare di diritto nella classificazione delle balanopostiti, debbono essere ricordate poiché spesso potenzialmente mimanti quadri di altra natura: per tale ragione l’occhio del Dermatologo-Venereologo rimane a tutt’oggi la strada preferenziale e sicura per una diagnosi corretta e per l’esclusione di patologie più rare a carico dei genitali esterni.