Il rapporto sessuale, è di per sé un atto traumatico per la cute e le mucose genitali.
Che tipo di trauma si costituisce in un rapporto sessuale?
1. un traumatismo di tipo meccanico
2. un traumatismo di tipo chimico (ricordiamo che il pH vaginale è molto acido)
Ecco quindi un breve vademecum, per aiutare a non confondere uno stato di normalità, da uno stato patologico:
Vediamo in breve, cosa accade a livello fisiologico:
a) nell’uomo
l’organo genitale maschile è per conformazione anatomica una “spugna” che raccoglie sangue; i suoi componenenti, definiti Corpi cavernosi, sono in grado di andare incontro ad ipertrofia (cioè ingrandimento) in caso di erezione. Tale iperemia attiva non risparmia il tessuto cutaneo e le mucose esterne: il risultato è un aumento della pigmentazione vascolare, visibile soprattutto a carico del comparto prepuziale interno e del glande.
b) nella donna
il comparto clitorideo della donna è – a tutti gli effetti – un abbozzo primordiale molto simile alla struttura peniena maschile: anch’esso in caso di stimolazione sessuale, viene maggiormente irrorato dal torrente circolatorio ematico e va incontro a turgore. le mucose femminili della parete vulvare divengono maggiormente attive per in fase secretoria e iperemiche; anche in questo caso la pigmentazione vascolare può variare in senso fisiologico.
Può accadere però che alla fine di un rapporto sessuale ci sia qualcosa che non va in ambo i sessi:
I sintomi e i segni immediati che rispettivamente possono interessare uno stato patologico a carico dei genitali maschili e femminili sono
a) un senso di bruciore o cociore delle mucose genitali (solitamente il glande nell’uomo e l’apparato vulvare nella donna)
b) un intenso rossore a carico delle mucose esterne
c) un gonfiore delle mucose esterne (solitamente il prepuzio nell uomo e le piccole labbra nella donna)
Tali sintomatologie, sono solitamente avvertite subito dopo la fine di un rapporto sessuale, quando le endorfine (che modulano il piacere e che sostengono l’atto sessuale) vengono meno in quel ruolo di protezione che diminuisce di gran lunga le sensazioni sensoriali sgradevoli.
Con queste premesse è d’uopo supporre che ci siano alcuni fattori scatenanti tali sintomatologie, le quali non costituiscono per se l’innesco della patologia in quel momento, ma più verosimilmente, ne vicariano una riaccensione, o esacerbazione.
In altre parole, spesso uno e entrambi i partner risultano già affetti da talune condizioni infiammatorie o infettive, le quali – proprio a causa del rapporto sessuale (che è come dicevamo di natura traumatica – fisico-chimica) acuiscono e ripresentano la loro sintomatologia.
Le cause maggiormente predisponenti queste condizioni possono essere:
1. balanopostiti o le balaniti
3. dermatosi genitali croniche (come la psoriasi o il lichen sclerosus)
Compito dello Specialista DermoVenereologo è quello di indagare ad ampio spettro il corredo diangostico in un paziente o in una coppia di pazienti che avvertono da più tempo od in modo ripetuto questa fenomenologia, al fine di impostare la migliore terapia.