SI CHIAMA P2RY5 ED E’ ATTIVATO DALL’ACIDO LISOFOSFATIDICO (LPA)
Un gruppo di ricercatori tedeschi dell’università di Bonn, ha effettuato una scoperta che potrebbe cambiare gli orizzonti della lotta contro alcune malattie del capello, compresa la famigerata Calvizie.
E’ stato scoperto un gene, il P2RY5, in grado di di influenzare la crescita dei capelli. Limportante lavoro è stato pubblicato sulla importante rivista scientifica Nature Genetics. Gli scienziati dell’ Institute of Human Genetics, hanno fatto questa scoperta, durante gli studi sul DNA di pazienti affetti da patologie erditarie (tra cui l’ipotricosi e la malattia che provoca i “capelli lanosi” o “wooly hair”) .
Gli scienziati, hanno evidenziato mutazioni del gene P2RY5, che codifica per un recettore localizzato sulla superficie del Follicolo pilo-sebaceo. Il gene P2RY5 risultava mutato anche in queste persone.
Sembrerebbe quindi che nella popolazione non portatrice di Calvizie, questo gene risulterebbe sempre attivato, mentre coloro i quali saranno destinati ad avere questa patologia, nota come Alopecia androgenetica, detengono questo stesso gene, ma in forma “inattiva”.
Alla Columbia University nel frattempo, hanno integrato questa interessante scoperta con una nota di non poco conto: gli studiosi americani hanno identificato la molecola che risulta in grado di “riaccendere l’interruttore” del gene P2RY5 : tale sostanza è l’Acido Lisofosfatidico (LPA).
UNA SPERANZA CONTRO LA CALVIZIE: Sarebbe quindi possibile, dice il Dott. Luigi Laino, Ricercatore Dermatologo in Roma, stimolare l’attivazione di questo recettore mediante L’acido lisofosfatidico, per riattivare la crescita e la differenziazione delle cellule del follicolo pilifero: nuovi scenari terapeutici sono qundi pronti ad aprirsi, nella lotta contro la Calvizie, la quale comunque ha già dei farmaci attualmente disponibili in commercio in grado di bloccarla con efficacia.