Un fastidio per lo più estetico, che interessa milioni di persone solitamente oltre i 35 anni, soprattutto donne. Si chiama Ipomelanosi guttata (da goccia, in greco) idiopatica (ovvero senza causa precisa).
L’ipomelanosi guttata idiopatica (IGI) è una manifestazione cutanea benigna e asintomatica caratterizzata da macule ipopigmentate diffuse o macchie bianche. La dimensione delle lesioni varia da 1 a 10 mm, ma di solito hanno un diametro di 1-3 mm. È più comunemente osservato negli individui di carnagione chiara o olivastra e sembra essere correlato all’esposizione cumulativa al sole piuttosto che all’età.
È interessante notare che questa condizione si manifesta nelle donne prima degli uomini, probabilmente perché le loro gambe sono più esposte o forse perchè vengono esposte alla depilazione (anche i piccoli traumatismi potrebbero essere co-responsabili del fenomeno). Tuttavia, con l’aumentare dell’età l’incidenza dell’IGI nelle donne e negli uomini è la stessa. L’IGI può essere visto anche in soggetti più anziani dalla pelle scura, ma di solito in età più avanzata. La distribuzione di IGI può essere vista lungo la maggior parte delle aree esposte del corpo. Questi includono aree delle braccia, delle gambe, della parte superiore della schiena e del viso.
Le classiche macchie bianche di IGI sono dovute a una diminuzione della melanina nella pelle. Esistono prove di una componente genetica in quanto è noto che questa malattia è presente nelle famiglie. Come suggerisce il nome, la causa esatta dell’IGI è sconosciuta, ma l’esposizione alla luce ultravioletta può svolgere un ruolo importante nella causa dell’IGI.
La diagnosi di ipomelanosi guttata idiopatica viene effettuata clinicamente solo mediante ispezione visiva. Le biopsie possono essere fatte, ma di solito non sono necessarie. Le diagnosi differenziali da considerare includono la pitiriasi alba corporis (un segno minore di dermatite atopica) , la Pitiriasi versicolor le verruche piane ipopigmentate e la vitiligine.
A differenza della Vitiligine, che può rispondere alle nuove terapie l’IGI può essere molto resistente ad ogni approccio terapeutico, sebbene si può sempre tentare un appoccio teso alla repigmentazione
Dr. Luigi Laino, Medico Specialista Dermatologo, Direttore Latuapelle.it