A cura del Dott. Luigi Laino
L’ipersensibilità del Glande è una condizione che deve essere sempre guardata con rispetto:
tale condizione – e lo sanno bene i pazienti che ne soffrono – può inficiare e non poco la vita sessuale, relazionale e sociale di chi ne è affetto.
Le condizioni che possono indurre una ipersensibilità del glande sono veramente molteplici:
E’ necessario, però sottolineare come una “ipersensibilità del glande” abbia due classificazioni fondamentali:
1. ipersensibilità secondaria:
a) dovuta soprattutto a fenomeni post-fimotici (di varia natura), durante i quali la mucosa del glande non ha subito il tipico processo di metaplasia benigna che comincia solitamente nell’epoca immediatamente pre-pubere(una sorta di “ispessimento” degli strati superficiali della mucosa che rende il glande adatto all’ambiente esterno, ma che permetta comunque una valida stimolazione delle terminazioni nervose sensoriali per l’atto sessuale stesso) a causa della cripticità dello stesso all’interno del foglietto prepuziale;
altre volte invece, una fimosi che arriva in età post pubere e si mantiene per molto tempo (vedi ad esempio Lichen sclerosus, patologia causa di fimosi secondarie quando non curata) può riassettare la mucosa stessa allo stato iniziale e quindi annullare quella barriera acquisita negli anni.
b) dovuta primariamente a fenomeni balanitici infiammatori sia cronici che acuti
c) dovuta a fenomeni post-infiammatori
2. ipersensibilità primitiva:
Dovuta esclusivamente ad una alterazione dei meccanismi propriocettivi (la nostra via nervosa periferica che conduce gli stimoli termo-tattili) di natura sensoriale; in questa situazione – la più complessa – si innescano quasi costantemente, fenomeni psico- e neuro- mediati (ansia da prestazione ed eiaculazione precoce – in primis, ma in genere ogni altro fenomeno stressogeno ed ansiogeno) che non possono che peggiorare – attraverso un circolo vizioso – questa patologia.
Compito del Venereologo Dermatologo (esperto di cute e mucose genitali) è a mio avviso quindi quello di:
a) chiarire la tipologia di ipersensibilità (escludendo quindi altre patologie associate)
b) reperire assieme al paziente, al strada terapeutica più adatta al percorso di guarigione: una piena collaborazione fra medico e paziente però conduce su un percorso di salute.
Pertanto e secondo l’esperienza personale, è necessario affrontare sempre ed il prima possibile questa patologia, al fine di non far amplificare i fenomeni che la mantengono:
Le terapie varieranno in base al tipo di ipersensibilità e spaziano da quelle causali delle forme secondarie ai protocolli speciaslitici di quelle primitive.
l’auto-medicazione e l’eccessiva attesa prima di decidere di determinarsi con lo specialista, sono costantemente strade errate:
la precocità di intervento invece è sempre un valore aggiunto alla diagnosi e alla terapia, sebbene tutte le ipersensibilità anche quelle più “datate” possano e debbano essere curate.
Che tipo di ipersesibilità del Glande posseggo?
Questa domanda è la più importante che dovrebbe porsi un paziente; i tempi di insorgenza, le modalità, le cause associate, le problematiche dermatologiche che si sono eventualmente evidenziate in corrispondenza dei sintomi, sono tutte condizioni che vanno valutate all’atto della prima visita, la quale deve essere sempre effettuata dallo Specialista Dermatologo Venereologo
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