Questo segno cutaneo, appartiene ad un grande capitolo della dermatologia genitale femminile.
La Secchezza vulvare e dell’Introito vaginale, difatti, è uno dei segni che più frequentemente possono essere riscontrati in corso di situazioni para-fisiologiche e patologiche della donna in corso di visita Dermo-Venereologica.
In questa news vorremmo focalizzare alcune delle principali cause di secchezza vulvo-vagniale, che molto spesso sono cagione di grave disagio sociale e sessuale:
L’ambiente vulvare e dell’introito vaginale, appartengono ad una zona di confine di tipo cutanea, semi-mucosale e mucosale (in un termine muco-cutanea): anatomicamente si distinguono dall’esterno alla zona più interna in:
– Monte di Venere
– Grandi labbra
– Piccole labbra (o ninfe).
– Vestibolo della vagina
– Ghiandole vestibolari maggiori (o ghiandole di Bartolino) e ghiandole vestibolari minori.
– Clitoride
– Bulbi del vestibolo
L’ambiente vaginale è caratterizzato inoltre da una numerosissima partecipazione nervosa periferica (nervo pudendo e plesso lombare) e da numerosissimi corpuscoli sensoriali
Le cause principali di secchezza vulvo-vaginale sono pertanto imputabili a:
1. disordini citoarchitetturali (patologie muco-cutanee) primitivi (geneticamente determinati) od acquisiti
2. diminuzione degli ormoni femminili (possibile in stati menopausali naturali o iatrogeni)
3. alterazione del film-idrolipidico senza altre evidenze patologiche
Il primo caso, è compatibile con una serie di condizioni patologiche dell’ambiente vulvo-vaginale che può rispondere
a cause geneticamente determinate come ad esempio:
la Dermatite atopica
alcune Ittiosi cutanee
od acquisite come ad esempio:
– Lichen scleroatrofico vulvare
– Eczemi (psoriasici, irritativi, allergici da contatto, altre forme eczematose)
– Vulvo-Vagniti Infettive (vulvo-vaginiti batteriche in primis)
Il secondo caso, corrisponde invece, alla diminuzione degli ormoni femminili ed è direttamente proporzionale alla diminuzione della rappresentazione del comparto secretivo ghiandolare che rende ragione del buon mantenimento idrolipidico e secretivo dei genitali esterni femminili
Il terzo caso è invece rappresentato da una alterazione del film idrolipidico senza altre evidenze patologiche od ormonali: le cause di questa condizione sono appannaggio di molteplici evidenze ma fra tutte è utile citare:
– terapie topiche prolungate di tipo empirico
– detersione intima non corretta e/o eccessiva
Solitamente in tutte e tre le condizioni citate, il sintomo preponderante nella donna è ilprurito, seguito dal bruciore o da altre sensazioni neurosensoriali (fastidio, cociore, sintomi puntori); a questi sintomi segue spesso il grattamento della zona, segnale cheautomantiene ed esacerba qualsiasi condizione fra quelle sopraccitate.
E’ pertanto sempre opportuno in caso di secchezza vulvo-vaginale di tipo persistente, effettuare una visita Dermo-Venereologica al fine di valutare ed escludere le tante cause dermatologiche e venereologiche possibili.