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MarcoarcoPartecipante
Aggiunta:
specifico che i contatti hanno avuto principio 5 anni fa mentre l’ultimo risale a 95 giorni fa.MarcoarcoPartecipanteGentili Dott. Laino,
mi sento già più tranquillo per il fatto che la mia situazione non si riconduca al Linfogranulo venereo, ma le chiedo a cuore aperto di aiutarmi a chiedere questo ulteriore capitolo rispondendomi a questo quesito specifico:
“IL MIO MEDICO DI BASE MI RASSICURA DICENDO CHE NEL CASO AVESSI CONTRATTO QUESTA PATOLOGIA, DOPO 95 GIORNI, AVREI IMPORTANTI DOLORI E FASTIDI (COME RIGONFIAMENTI EVIDENTISSIMI) NON SOLO CONCENTRANDOMI SULLA LORO PRESENZA, DEFINENDOLA UNA PATOLOGIA CHE NON PUÒ IN ALCUN MODO PASSARE INOSSERVATA. QUAL’È IL SUO PARERE DA ESPERTO IN MATERIA?”Gentili saluti e tante grazie…
MarcoarcoPartecipanteRetifica:
**Oltre a questo singolo contatto ve ne sono stati di altro tipo (consistono nell’inserimento da parte del mio precedente partner,soggetto omosessuale scoperto essere ad alta promiscuità, delle sue dita sporche di sperma nel mio ano all’incirca di 2/3 centimetri) che hanno avuto principio 5 anni fa mentre l’ultimo risale a 95 giorni fa. 4 giorni dopo l’ultimo contatto ho avvertito dentro l’ano,sempre di 2/3 centimetri, una sorta di brufolino che poi nei giorni successivi non ho avuto modo di risentire. A 35 giorni dall’ultimo contatto, ritastandomi l’ano 3 centimetri all’interno continuavo a sentire piccole nervature/noduli/rilievi che però non essendo medico faticavo a interpretare. Ho riferito questo mio dubbio al medico di base e mi spiegava come ciò che avevo sentito era da considerarsi normale anatomia dell’ano, nella sua muscolatura,increspatura e nervature emorroidali.MarcoarcoPartecipanteGentile Dott. Laino,
1) potrebbe gentilmente indicarmi cosa dire esplicitamente al mio medico curante perché faccia si di prescrivermi il test in grado di rilevare la presenza dell’HPV a livello dell’uretra?2) Ho effettuato 6 visite venereologiche ma ho dimenticato di esporre il dettaglio della squadratura/screpolatura del pene oltre che il bruciore nell’urinare perché essendo sparito totalmente dopo aver smesso di pulire e detergere esageratamente il pene ho incolpato appunto questa pratica di quella sintomatologia. Nell’esperienza che le ho descritto, con i tempi da me precedentemente indicati, qual’è il suo parere? Non ho paura di espormi alla settima visita Venereologica, ma visto che quel farei sarebbe leggere letteralmente questo messaggio nei suoi contenuti stampati in un foglio penso che lei possa aiutarmi risparmiandomi un ulteriore viaggio in macchina.
Sinceri saluti.
MarcoarcoPartecipanteGentile Dott. Laino,
le riassumo quel che ho compreso in modo che lei possa o meno confermarmi la correttezza di ciò che arrivo a concludere. ANCHE SE AVESSI SVILUPPATO UN SIFILOMA PRIMARIO E DI CIÒ NON MI FOSSI ACCORTO oppure se la fase primaria ed eventualmente secondaria della sifilide fosse passata inosservata o senza sintomi, l’effettuazione di un test TPHA a 50 giorni dall’ultimo contatto e successivamente a 90, a prescindere da qualsiasi sintomo più o meno ambiguo, mi mette nel caso della negatività in piena tranquillità?
Questo discorso mi rassicura della non avvenuta infezione anche per i contatti avvenuti precedentemente, fino addirittura a 5 anni fa?La ringrazio di cuore…
MarcoarcoPartecipante**(((che mi pongo nel dubbio di non aver notato il sifiloma primario o di aver avuto un decorso ASINTOMATICO delle prime due fasi))
MarcoarcoPartecipanteGentile Dott. Laino,
proporrò al mio medico curante l’effettuazione del test da lei indicatomi sperando che nei laboratori del mio paese vengano effettuati. L’effettuazione dell’FTA o del TPHA fra 20 giorni, quindi 90 dall’ultimo contatto, mi pone in una situazione di sicurezza ANCHE SE AVESSI SVILUPPATO UN SIFILOMA PRIMARIO E DI CIÒ NON MI FOSSI ACCORTO oppure se la fase primaria ed eventualmente secondaria della sifilide fosse passata inosservata?
Per il disturbo ossessivo compulsavo di cui soffro ho bisogno di una certezza scritta nero su bianco che io ((che mi pongo nel dubbio di non aver notato il sifiloma primario o di aver avuto un decorso sintomatico delle prime due fasi)) non ho contrattato la Sifilide in quei rapporti che vanno da circa 5 anni fa fino a 70 giorni fa. Qualsiasi mezzo mi indichi per raggiungere questo scopo sono pronto ad intraprenderlo.Distinti saluti.
MarcoarcoPartecipanteGentili Dott. Laino,
Desidero avere gentilmente ulteriori delucidazioni, questa volta riguardo al Linfogranuloma Venereo nella mia particolare situazione.
Le riscrivo l’accaduto:
I contatti a rischio consistono nell’inserimento da parte del mio precedente partner (soggetto omosessuale scoperto essere ad alta promiscuità) delle sue dita sporche di sperma nel mio ano all’incirca di 2/3 centimetri. Questi contatti hanno avuto principio 5 anni fa mentre l’ultimo risale a 56 giorni fa. 10 giorni dopo l’ultimo contatto ho avvertito dentro l’ano,sempre di 2/3 centimetri, una sorta di brufolino che poi nei giorni successivi non ho avuto modo di risentire. 35 giorni dopo l’ultimo contatto ho effettuato i test sierologici per la sifilide, hiv ed epatiti ed è risultato tutto negativo. A 45 giorni dall’ultimo contatto, ritastandomi l’ano 3 centimetri all’interno continuavo a sentire piccole nervature/noduli/rilievi che però non essendo medico faticavo a interpretare. Ho riferito questo mio dubbio al medico di base e mi spiegava come ciò che avevo sentito era da considerarsi normale anatomia dell’ano, nella sua muscolatura,increspatura e nervature emorroidali. Non sentendomi sicuro dal panico Sifilide procedo 60 giorni dopo l’ultimo contatto ad effettuare una visita proctologica durante la quale il medico mi effettua una anoscopia, di 3/4 centimetri di profondità, grazie ad un tubo flessibile e trasparente rassicurandomi riguardo alla non presenza di anomalie/ulcerazioni/noduli ma confermandosi soltanto la normale nervatura emorroidale (specificandola senza significato).
A seguito di tutto ciò come posso concludere la faccenda ed arginare qualsiasi tipo di dubbio residuo per ciò che riguarda il Linfogranuloma Venereo?Sottolineo inoltre che fino al giorno d’oggi non ho avuto alcun tipo di infiammazione rilevante nelle zone anali o genitali, se non piccole ragadi.
Ho effettuato diversi colloqui/visite:
– uno a Treviso presso il centro MST situato nel reparto di Dermatologia dell’ospedale Ca fondello
– due a Verona presso l’ambulatorio MST situato nel ospedale Borgo Trento, sempre nel reparto di Dermatologia
– due visite in libera professione all’Angelo di Mestre con un infettivologo/esperto in MST
– visita Proctologia all’ospedale di Adria (RO)
– innumerevoli scambi di opinione con il mio medico di base
La problematica è che ogni giorno tendo a pormi nuovi dubbi e a scoprire nuove patologie, incolpandomi di non aver espresso questo o quell’altro dettaglio, che magari fino al giorno prima nemmeno consideravo…
Ho intrapreso inoltre da due mesi circa dei colloqui con una Psicanalista, il Primario del CIM della mia città, e sono in cura sia farmacologica che cognitivo-comportamentale per un disturbo ossessivo compulsavo (colloqui effettuati circa 10).Può immaginare l’impegno economico e fisico/mentale di questo mio percorso, un incubo. Unico lato positivo è quello di aver incamerato un bagaglio non indifferente di informazioni sul campo delle infezioni sessualmente trasmissibili.
La ringrazio in anticipo per la cortese attenzione e per l’importante disponibilità.
MarcoarcoPartecipanteGentile Dott. Laino,
ho seguito il suo consiglio di effettuare le analisi per la sifilide che mi riferiva in crescente diffusione fra la comunità omosessuale, ma non capisco se dopo tutti i punti della situazione che le ho descritto un test effettuato a 50 giorni dal contatto a rischio possa mettere un punto definitivo alla vicenda.
Mi è stato effettuato come test solamente l’Ac anti – Treponema pallidum screening (Chemiluminescenza). La mancanza del test VDRL e TPHA mi pone in una situazione di incertezza?
La ringrazio infinitamente in anticipo dell’attenzione, non sa quanto la mancata certezza e preparazione in materia del mio medico di base fa di lei, in quanto venereologo, un punto di riferimento e ora come ora più che mai cardine per la particolare faccenda.
Distinti saluti.MarcoarcoPartecipanteGentile Dott. Laino,
ho seguito il suo consiglio di effettuare le analisi per la sifilide che mi riferiva in crescente diffusione fra la comunità omosessuale, ma non capisco se dopo tutti i punti della situazione che le ho descritto un test effettuato a 50 giorni dal contatto a rischio possa mettere un punto definitivo alla vicenda.
Mi è stato effettuato come test solamente l’Ac anti – Treponema pallidum screening (Chemiluminescenza). La mancanza del test VDRL e TPHA mi pone in una situazione di incertezza?La ringrazio infinitamente in anticipo dell’attenzione, non sa quanto la mancata certezza e preparazione in materia del mio medico di base fa di lei, in quanto venereologo, un punto di riferimento e ora come ora più che mai cardine per la particolare faccenda.
Distinti saluti.
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