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incosimoPartecipante
Gentile Dottore, primariamente volevo ringraziarla per la sua risposta. Mi piacerebbe tantissimo poterle chiedere due ulteriori delucidazioni:
1) Mi diceva che esistono terapie adiuvanti, il problema è che attualmente sono un breslow 1.3mm e linfonodo negativo quindi un 1B per il quale non ho attualmente trovato centri che sperimentino alcunché (spessore troppo basso). Però a fronte del fatto che il mio è di fatto (possibilmente) un melanoma recidivo in realtà non sappiamo quanto davvero fosse e se fosse un melanoma prima del trattamento laser, le chiedo qundi gentilmente una indicazione, see LEI è a conoscenza centri che sono aperti ad adiuvanti come per il mio caso? Mi sembra infatti stupido aspettare troppo tempo perché “prevenire” è meglio che curare. Ho sentito alcuni centri: istituto tumori di milano e ieo ma non ho avuto nessuna possibilità di finire in terapie adiuvanti dato il basso spessore (seppur falso dato che il laser ha tolto tessuto). Sono disposto a spostarmi in qualunque punto dell’italia se mi sapesse indicare un centro che accetta un caso simile al mio per adiuvanti.
2) Come mi diceva ovviamente non possiamo sapere quanto fosse spesso prima della prima ablazione laser del tessuto. Tuttavia vorrei poterle chiedere se a livello teorico/letteratura esista una qualche spiegazione a questo mio quesito: mi chiedo infatti, se prima dell’ablazione laser il melanoma avesse avuto uno spessore di 1.1mm, e per seconda exeresi abbiamo verificato essere 1.3mm la prognosi è da considerarsi come per la somma degli spessori? Mi verebbe da pensare di si.
Oppure dicamo avendolo appiattito, ha ridotto la sua penetrazione del derma e quindi in un certo senso ha comunque giovato il laser?
Ovviamente vorrei chiarire che chiedo un po’ in via teorica e non una certezza che come dice non è possibile.La ringrazio molto e la saluto caramente.
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