Gentile Dottore, la ringrazio per il suo sprono nel frattempo ho subito l’operazione del linfonodo sentinella e sono in “convalescenza” per il taglio effettuato e in attesa del referto della biopsia.
Devo dire che psicologicamente non l’ho ancora del tutto accettato, più che altro cerco disperatamente per la mia mente una giustificazione e quello che non comprendo è a “cosa serva”, ovviamente mi sono fidato di chi ne sa più di me e l’ho eseguito ma non capisco il perché.
In particolare da ignorante (e vorrei solo appianare tale ignoranza) non ho davvero capito perché anziché estrarre il linfonodo sentinella non si parta con una terapia molecolare mirata (braf/mek) subito.
Razionalmente vedo che:
– se linfonodo negativo non si fa nessuna terapia ma solo follow up
– se positivo la terapia proposta è annuale e poi se funziona follow-up
A questo punto che senso ha differenziare? Perchè non viene direttamente fatta la terapia orale a bersaglio molecolare a tutti? Mi sembra solo non possa che giovare anche a chi è negativo: previene ancora di più eventuali future ricomparse di metastasi inoltre salvaguardia dei linfonodi.
Diciamo che capire questo, cioè il perché, mi rasserenerebbe sulla scelta fatta ma ad oggi non ho ancora avuto risposta e la domanda continuo a pormela.
Cari saluti.