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Taggato: esame istologico, istologico, melanoma, neo di reed, neo di spitz, nevo di reed, nevo di spitz
- Questo topic ha 3 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 anni, 11 mesi fa da Dott. Luigi Laino.
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27 Dicembre 2016 alle 11:33 #25090robertaPartecipante
Egregio dottore,
alcuni mesi fa, a seguito di visita dermatologica, mi hanno asportato un neo cresciuto nel giro di pochi mesi di colore nero, il cui esame istologico è risultato il seguente:
“tessuto cutaneo sede di una proliferazione melanocitaria a sviluppo radiale, costituita da elementi con aspetti di pleomorfismo (epitelioidi), singoli e/o formanti nidi pressoché totalmente localizzata nello spessore epidermico. nel derma superficiale corrispondente è presente un discreto infiltrato linfoide reattivo ed irregolari depositi di pigmento che tendono ad oscurare il dettaglio morfologico; in tali limiti si rilevano immagini di estensione da parte di singoli occasionali elementi. il quadro presenta elementi riferibili, in accordo con i dati clinici, ad una proliferazione melanocitaria atipica con caratteri di possibile trasformazione in melanoma. eseguite metodiche per melan a, hmb 45, s 100, p16. l’intera lesione appare intraepidermica con immagini incerte di estensione nel derma superficiale da parte di rari elementi cellulari interessanti, in ogni caso, uno spessore < 0,5 mm (melanoma superficiale)”. Il medico ha quindi proceduto ad allargamento dicendo che non aveva dubbi sulla natura maligna del neo. A seguito di una seconda visita fatta per puro scrupolo da altro dottore, questi, affermando che il primo esito istologico fosse dubbio, mi ha consigliato di far rivedere i vetrini al dr. —– di Roma, il quale ha concluso:
“secondo il mio parere il quadro istologico è quello di una forma inusuale di nevo di Reed. le cellule sono infatti dendritiche e fortemente pigmentate, raccolte in piccole teche nettamente delimitate all’interno dell’epidermide. nel derma è presente floglosi e una fila di melanofagi colmi di pigmento. è presente qualche cellula tipica, anche plurinucleata o gigante che fanno somigliare la lesione a un nevo di Spitz (con cui il nevo di reed è correlato). io non vedo evidenza di melanoma nelle sezioni esaminate. la lesione è stata escissa in toto e non ha necessità di ulteriori interventi terapeutici.”
Ora, cosa devo pensare e come muovermi? devo far rivedere di nuovo i vetrini? ed, eventualmente, a chi rivolgermi? sono una persona molto ansiosa e mi farebbe bene avere un esito certo… grazie in anticipo per l’aiuto!img esempio – Latuapelle.it
28 Dicembre 2016 alle 10:21 #25093Dott. Luigi LainoAmministratore del forumGentilissima Roberta,
per motivi di privacy è stato eliminato il nome del collega dermopatologo (a me noto).
Se queste sono le sue conclusioni, che riporto per chiarezza:
““secondo il mio parere il quadro istologico è quello di una forma inusuale di nevo di Reed. le cellule sono infatti dendritiche e fortemente pigmentate, raccolte in piccole teche nettamente delimitate all’interno dell’epidermide. nel derma è presente floglosi e una fila di melanofagi colmi di pigmento. è presente qualche cellula tipica, anche plurinucleata o gigante che fanno somigliare la lesione a un nevo di Spitz (con cui il nevo di reed è correlato). io non vedo evidenza di melanoma nelle sezioni esaminate. la lesione è stata escissa in toto e non ha necessità di ulteriori interventi terapeutici.”
Direi che NON vi sia alcun motivo di allarme e dubbi ulteriori: la chiarezza e la decisione del mio bravo collega a mio avviso è sufficiente per chiudere il caso con la diagnosi indicata dal Dermopatologo, senza quindi pensare al melanoma.
Ovviamente, come sempre dico, Lei è libera di ascoltare un terzo parere per la massima tranquillità personale, sebbene a mio avviso il quadro sia molto chiaro.
cari saluti
Dr Laino
https://www.latuapelle.it28 Dicembre 2016 alle 12:23 #25096robertaPartecipanteEgregio dottor Laino,
la ringrazio molto! Lei è gentilissimo e disponibile ed offre un aiuto davvero concreto a tutti noi pazienti. La Sua risposta mi tranquillizza molto ma, se possibile, avrei un ulteriore quesito. Ho letto su internet che il nevo di Spitz/Reed atipico (di cui mi sembra parli il patologo quando afferma che si tratta di una “forma insolita di nevo di Reed” viene considerato come un’area grigia, di interpretazione difficoltosa e prognosi incerta. Ciò significa che non si è sicuri della benignità della lesione? Quindi dovrei comunque procedere con un follow up periodico? Grazie ancora per la Sua disponibilità!
Cordialità.28 Dicembre 2016 alle 12:55 #25097Dott. Luigi LainoAmministratore del forumGentilissima Roberta
il “Nevo di Spitz atipico” ha caratterizzato e caratterizza dal punto di vista clinico, dermoscopico ed istologico, un argomento molto importante e dibattuto.
Io le parlo con la cognizione dei recentissimi rapporti scientifici che di prassi sono stati elaborati dalle evidenze scientifiche e che in continuazione nelle assisi congressuali vengono condivise:
La parola chiara è: il nevo di spitz atipico NON è un melanoma. Il Melanoma spitzoide è quindi un’entità nosologica diversa e come immagina completamente dissimile.
Le parole del mio collega dermopatologo – molto esperto – a mio avviso chiariscono senza indugi che si stia parlando della prima ipotesi.
Raccomando – come sempre del resto e per ovvi motivi – di non fermarsi alle mie parole “telematiche” ma di ragguagliarsi con il proprio specialista di fiducia, che credo non possa che essere d’accordo con questa mia interpretazione.
ancora saluti
Dr Laino -
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