NELL’ISTITUTO TRICOLOGICO ROMANO
A Cura del Dr. Luigi Laino – Direttore Latuapelle.it
L’alopecia androgenetica è un problema che affligge milioni di uomini e di donne a tutte le età nella fascia post puberale.
Le terapie standardizzate per la cura di questa condizione, spaziano ad oggi da farmaci antiandrogeni, a farmaci topici, in grado di stimolare i follicoli esistenti, fino a terapie chirurgiche come il trapianto autologo di capelli con tecniche tradizionali o follicolari (FUE) con lo scopo di ripopolare le zone ormai calve.
Ovviamente tutte le terapie mediche e chirurgiche detengono costi che spesso debbono essere sostenuti dai pazienti per diversi anni.
Per tale ragione, gli sforzi della comunità scientifica hanno prodotto ultimamente una innovazione che sta rivoluzionando il campo terapeutico in ambito di Alopecia androgenetica (AGA) nell’uomo e nella donna (FPHL – Female Pattern hair loss)
L’utilizzo delle linee cellulari stromali provenienti dagli adipociti (pannicolo adiposo corporeo sottocutaneo) hanno dimostrato dei risultati assolutamente promettenti, nella regolazione e nella rigenerazione del follicolo pilifero.
LE CELLULE DELLA PAPILLA DERMICA
Anzitutto, per spiegare il funzionamento di questa nuova terapia, è necessario comprendere quale sia il bersaglio da colpire: le cellule della papilla dermica (DPCs Dermal Papilla Cells): cellule chiave nella generazione e nella ri-generazione del follicolo pilo sebaceo.
Il Follicolo pilo-sebaceo è in tutto il corpo umano, l’unico organo (perchè di questo si tratta) in cui “tutto è perso e tutto è ricostruito”: in altre parole esso è l’unico complesso organico nel quale ogni singola cellula componente, viene perduta e poi viene ricostruita, proprio ad opera di speciali cellule totipotenti che derivano da una specifica parte del derma cutano (cellule del Bulge).
La Papilla dermica, costitutita dalle DPCs è il cuore del follicolo pilo sebaceo: essa è altresì avvolta da altre cellule cosidette della matrice epiteliale
Le DPCs hanno dimostrato diverse funzioni fondamentali quali:
– produzione di fattori di regolazione
– produzione di nutrienti del follicolo
– promozione della differenziazione delle cellule della matrice epiteliale
Esse sostengono la progressione del Ciclo del Capello e la formazione del Follicolo nella Cute embrionale.
Le cellule della papilla dermica (DPCs) giocano un ruolo pivot nella
– formazione
– crescita
– rigenerazione ciclica del capello (ANAGEN, CATAGEN, TELOGEN)
Al termine del Telogen/inizio del nuovo Anagen, le cellule della papilla (DPCs) stimolano le cellule del BULGE (area germinativa del follicolo composta da cellule multipotenti, derivate da un addensamento di una particolare area nel derma cutaneo) a riattivarsi per la riproduzione della linea germinativa follicolare, per la nascita di un nuovo follicolo.
Al termine della fase ANAGEN, le cellule del follicolo vanno incontro alla morte programmata (apoptosi) mentre quelle della papilla dermica, iniziano a risalire fino al Bulge.
LA GENERAZIONE E RIGENERAZIONE DEL FOLLICOLO PILIFERO
Fino a pochi anni fa, l’attenzione riguardo agli attori principali nella generazione del follicolo pilo sebaceo erano accesi su un solo punto focale, ovvero le interazioni epitelio-mesenchimali intrafollicolare: il MICROAMBIENTE.
Questo sistema si pensava fosse assolutamente autonomo dal suo contesto ed in grado di auto-sostenere lo sviluppo e la rigenerazione del follicolo pilo sebaceo.
Ultimamente si è compreso e soprattutto dimostrato (perchè in medicina le supposizioni debbono sempre lasciar luogo a dati scientifici dimostrativi) che non solo il MICROAMBIENTE INTRAFOLLICOLARE EPITELIO MESENCHIMALE (MIEM) è relazionato allo sviluppo e alla rigenerazione, ma anche un’ulteriore nuova struttura, denominata MACROAMBIENTE INTERFOLLICOLARE DERMICO è attrice principale nel sostegno della generazione e rigenerazione dell’Unità pilo sebacea.
IL MACROAMBIENTE INTERFOLLICOLARE DERMICO (MID)
Tale infrastruttura è situata negli spazi fra un follicolo pilifero e l’altro a livello dell’ipoderma e del grasso sottocutaneo.
La principale componente del MID è composta dagli
Adipociti subdermici maturi
Cellule stromali vascolari
Pre-adipociti
Il tessuto adiposo sottocutano è dimostrato avere un potere fondamentale nella crescita del capello: studi scientifici dimostrano difatti l’esistenza di un rapporto direttamente proporzionale fra spessore dello strato adipocitario e fase anagen del capello.
Attenzione però: non tutte le cellule adipose sono funzionali a questa crescita differenziativa (anagen): solo i pre-adipociti sembrano possedere questo potere, mentre gli adipociti maturi sembrerebbero correlati con l’arresto della fase anagen e l’esordio delle fase di regressione del capello (catagen) e di arresto (telogen).
I Pre-adipociti posseggono un doppio potere differenziativo: essi sono difatti in grado di produrre:
a) Adipociti maturi
b) Cellule Staminali adipocitarie (ASCs)
Queste ultime cellule, le ASCs sono in grado a loro volta di creare diverse linee cellulari fra cui Osteoblasti (precursori delle cellule ossee) e Condrociti (cellule cartilaginee) e per quanto di nostro interesse, sono in grado di attivare il MACROAMBIENTE INTERFOLLICOLARE DERMICO, ad interagire con il MICROAMBIENTE EPITELIO MESENCHIMALE INTERFOLLICOLARE, per attivare la RIGENERAZIONE del follicolo pilifero e quindi la crescita del capello (Fase Anagen), grazie anche alla partecipazione alla creazione di
cellule del follicolo pilifero
vasi sangugni
cellule adipose mature
LA SELEZIONE E SVILUPPO DELLE CELLULE STAMINALI ADIPOCITARIE
Fino a poco tempo fa isolare e coltivare le cellule staminali adipocitarie era un’impresa laboratoristica assai ardua e complicata e richiedeva l’impiego di laboratori avanzati di citologia che tralasceremo di descrivere per la natura divulgativa di questo articolo.
Studi scientifici recentissimi (YAO et. al, pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery Advance) ad oggi hanno certificato la possibilità di isolare selezionare e reimpiantare, le Cellule Stormalina Adipocitarie con un tecnica dermochirurgica relativamente semplice, che permette in una sola seduta, l’espianto, la lavorazione e il reimpianto della linea celluare selezionata mediante una tecnica MICROINFILTRATIVA sottocutanea.
La metodica prevede 3 fasi:
PRELIEVO DEL TESSUTO ADIPOSO SOTTOCUTANEO
Per disporre delle Cellule Staminali Adipocitarie utili al reimpianto, è necessario anzitutto prelevare il tissuto in cui queste sono indovate, ovvero l’adipe sottocutaneo (pannicolo adiposo subdermico).
Questa tecnica di prelievo (LIPOASPIRAZIONE) è di semplice attuazione (tecnica di Coleman) mediante una cannula di 3 mm collegata ad una particolare siringa, la quale previa applicazione di un anestetico locale, provvede all’aspirazione, di un piccolo quantitativo di grasso utile alla lavorazione. La regione donatrice è solitamente quella addominale o della zona glutea o dell’interno coscia, in base alla tipologia del paziente.
LAVORAZIONE DELLA MATRICE CELLULARE
Mediante una tecnica meccanica proposta e messa a punto da diversi autori internazionali (Tonnard, 2013 – Yao 2016) siamo in grado, mediante emulsificazione e centrifugazione di eliminare la frazione lipidica non utile alla terapia (per quanto sovra esposto) e di selezionare una frazione fluida di Frazione Stromale Vascolare (SVF) e di Cellule Native Adipose della matrice extracellulare (ECM): in poco tempo si riesce ad ottenere il prodotto germinativo utile al reimpianto.
Tutta la procedura deve essere condotta mediante tecniche sterili.
Foto esempio non esplicativa della metodica
REIMPIANTO DELLA FRAZIONE ATTIVA
Questa procedura è indentica per tutte le microinfiltrazioni sottocutanee e si perfeziona con microaghi in una sola seduta, previa eventuale applicazione di crema anestetica, dopo accurata disinfezione del cuoio capelluto.
I risultati di questa innovativa terapia sono molto significativi (in termini di ripopolazione dei follicoli, di densità locale, di diametro medio del capello) e permettono di evitare o limitare l’utilizzo di farmaci topici e sistemici.
Questa terapia si può associare alla ALOPECIA COMBO THERAPY che funziona stimolando le cellule staminali proprie del Bulge, insieme a quelle nuove impiantante nei follicoli