A cura del Dr. Luigi Laino
Medico Specialista in Dermatologia e Venereologia – Esperto in Medicina Rigenerativa Tissutale – Direttore Istituto LaTuaPelle, Roma
Il Lichen sclerosus (LS) è una dermatosi infiammatoria cronica che colpisce principalmente le aree cutanee genitali e anali. I sintomi possono variare da prurito e dolore a disfunzione sessuale; tuttavia, il LS può anche essere inizialmente asintomatico.
Il LS si verifica a tutte le età e in entrambi i sessi. Una percentuale variabile dal 5% al 10% di tutte le donne affette da LS vulvare svilupperà carcinoma a cellule squamose vulvare. Una percentuale lievemente inferiore degli uomini, senza controlli nè trattamenti efficaci, potrà sviluppare lo stesso tipo di cancro.
Il trattamento topico è sicuro ma meno efficace, con conseguente decorso cronico nella maggior parte dei pazienti, che soffrono di prurito e dolore persistenti. Nei casi gravi di LS resistente alla terapia, non esiste un trattamento adeguato secondo le linee guida attuali.
Il Trapianto di Cellule Staminali Mesenchimali del grasso, è una nuova terapia rigenerativa per innescare una serie di processi funzionali al ripristino della funzionalità dell’apparato colpito e ridurre la fibrosi dermica.
L’effetto terapeutico degli innesti di tessuto adiposo per LS è già studiato in moltpelici studi scientifici.
Il Lichen sclerosus
Il Lichen sclerosus o scleroatrofico è una malattia infiammatoria immunologica a stampo autoimmunitario causata da autoanticorpi che individuano come non self (non proprio) un tessuto del nostro corpo (in tal caso la pelle dell’apparato genitale maschile e femminile) innescando un processo infiammatorio cronico mediato da cellule dell’infiammazione (Linfociti T) che causano una progressiva sclerosi dei tessuti colpiti.
Di seguito le principali manifestazioni cliniche del Lichen sclerosus presenti in ambo i sessi:
1. Infiammatorie (macchie rosse)
2. Ipopigmentarie (macchie bianche)
3. Iperpigmentarie (macchie marroni solitamente associate a macchie bianche)
4. Atrofiche (estrema sottigliezza e secchezza delle mucose)
5. Ipertrofiche (ispessimento della mucosa)
6. Leucoplasiche (placche bianche spesse)
7. Erosive (esposizione della zona sottomucosale)
8. Ecchimotiche (aree purpuriche)
9. Fimotiche (fimosi – ovvero impossibilita o difficoltà nello scorrimento del prepuzio sul glande) nell’uomo
10. Sinechianti (aderenze – saldature balanoprepuziali nell’uomo e nelle piccole labbra nella donna)
Sia chiaro che solitamente dovrebbero essere presenti almeno 2 di questi criteri (segni clinici) spesso in aggiunta ad un sintomo clinico (vedi sotto), per una concreta ipotesi di lichen scleroatrofico / sclerosus e che la fugacità di una di queste caratteristiche (ovvero la presentazione e la rapida scomparsa) solitamente non possono essere (in linea teorica) associabili a questa malattia, mentre la permanenza di uno o più di questi criteri o la loro frequente ripresentazione, può indurre il paziente a escludere assieme allo Specialista Dermatologo Venereologo il Lichen sclerosus / scleroatrofico.
Aggiungo oltre ai 10 criteri due sintomi molto frequenti in corso di Lichen sclerosus:
– il dolore o il fastidio all’atto sessuale (nella donna definito dispareunia)
– il prurito genitale
Anche questi, ricordo, non possono andare da soli, ma dovrebbero essere legati ad uno o più segni clinici di sospetto.
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NOVITA’ TERAPEUTICHE
Nonostante le Linee guida indichino da decenni, ancora il solo Cortisone come unica terapia nel Lichen sclerosus, è necessario andare avanti e proporre ai pazienti affetti delle terapie che possano fornire una strategia più avanzata e razionalmente più idonea nell’ambito della rigenerazione dei tessuti colpiti dal Lichen sclerosus.
In tal caso, grande attenzione è stata fatta sull’attività di una procedura studiata e applicata da anni nella rigenerazione delle ferite e delle ustioni ed in genere nella ricostruzione dei tessuti:
Il Trapianto di Cellule Staminali mesenchimali del grasso (ASC) derivate della frazione vasculo stromale (SVF)
LA NOVITA’ TERAPEUTICA NEL LICHEN SCLEROSUS: LE CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI
Negli ultimi quindici anni, il trapianto di di Cellule Staminali mesenchimali del grasso (ASC) derivate della frazione vasculo stromale (SVF), è stato sviluppato come una nuova modalità di trattamento autologo per ridurre la fibrosi cutanea a seguito di malattie fibroproliferative o cicatrici post‐traumatiche.
Il tessuto adiposo ospita cellule stromali mesenchimali, meglio note come cellule stromali derivate dal tessuto adiposo (ASC), che risiedono nella frazione vascolare stromale (SVF) come tipi di cellule progenitrici e possono differenziarsi, ad esempio, in periciti e cellule sopra-avventiziali.
Le ASC sono in grado di produrre e secernere una varietà di fattori di crescita, citochine e proteine che possono agire come agenti immunomodulatori, pro-angiogenici o anti-fibrotici. Questi effetti paracrini possono essere utili nel ridurre i sintomi e ritardare la progressione della malattia della LS.
Nel 2001, Zuk et al. ha mostrato che il tessuto adiposo contiene ASC con una capacità di differenziazione multilineare e una capacità di raddoppio della popolazione cellulare con una bassa presenza di invecchiamento.
Dopo la coltura cellulare, queste ASC secernono una pletora di fattori paracrini, ad esempio fattori di crescita, citochine, proteine ed esosomi che possono funzionare sia come (1) immunomodulatore, (2) pro-angiogenico, (3) anti-fibrotico
Le Cellule Mesenchimali derivate dal tessuto adiposo – ASC risiedono nella Frazione Vasculo stromale SVF.
La SVF ospita tutti i tipi di cellule non adipocitarie che possono essere suddivise in cellule derivate dal sangue e cellule derivate dal tessuto adiposo. La popolazione cellulare derivata dal sangue di SVF contiene granulociti, macrofagi, linfociti e cellule staminali ematopoietiche, cellule sopraavventiziali, periciti, ASC, fibroblasti e cellule endoteliali.
AZIONE IMMUNOMODULANTE DELLE CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI
Uno dei principali attori dell’infiammazione e della fibrogenesi è il macrofago. Durante la normale guarigione della ferita, i macrofagi subiscono una transizione dai classici macrofagi M1 (fenotipo pro-infiammatorio) ai macrofagi M2 (fenotipo proliferativo). Questa transizione fenotipica è importante perché i macrofagi M1 svolgono un ruolo cruciale nella fagocitosi e nella protezione contro i patogeni, mentre i macrofagi M2 sono importanti nella produzione di collagene e quindi nella riparazione dei tessuti.
A livello istologico, questo è stato misurato come una ridotta espressione delle citochine pro-infiammatorie IL-6 e TNF-α e un aumento del livello della citochina antinfiammatoria IL-10. Collettivamente, questi studi mostrano che l’applicazione delle ASC in vivo può portare a una ridotta espressione di citochine pro-infiammatorie, suggerendo che le ASC hanno una capacità immunomodulatoria che potrebbe risultare in una transizione più rapida da M1 a M2 dei macrofagi che culmina in un potenziamento della riparazione tissutale.
AZIONE RIVASCOLARIZZANTE DELLE CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI
I tessuti affetti da lichen sclerosus mostrano una minore densità dei microvasi rispetto ai normali tessuti vulvari, suggestivi di ipoperfusione tissutale. Una microvascolarizzazione insufficiente culmina nell’ipossia dei tessuti circostanti: è stato dimostrato che le ASC rilasciano fattori di crescita angiogenici, grazie alla promozione di fattori di crescita quali VEGF, HGF e bFGF; pertanto, postuliamo che l’applicazione di ASC possa comportare un aumento della densità dei microvasi e la stabilizzazione della microvascolarizzazione nel LS
AZIONE ANTI-FIBROSICA DELLE CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI
E’ altresì dimostrato che nel LS, l’espressione di fattori di crescita pro-fibrotici, ad esempio il fattore di crescita trasformante-β (TGF-β) e il fattore di crescita del tessuto connettivo (CTGF), è aumentata, culminando nell’eccessivo accumulo e deposito di proteine della matrice extracellulare (ECM) come i collageni e soprattutto il collagene di tipo 1
E’ stato dimostrato che tessuti trattati con ASC e fibroblasti derivati dalal Frazione Vasculo Stromale, hanno causato una minore deposizione di collagene e una guarigione più rapida della ferita L’effetto inibitorio sulla formazione della cicatrice ipertrofica delle ASC sembra essere correlato all’inibizione della via di segnalazione infiammatoria p38/MAPK
In conclusione, le ASC possono secernere una pletora di fattori di crescita e citochine, che possono avere effetti immunomodulatori, pro-angiogenici e anti-fibrotici sui tessuti circostanti.
Poiché la patologia della LS comprende uno stato di infiammazione cronica e fibrogenesi persistente dei tessuti genitali, l’applicazione di ASC ai tessuti affetti da LS potrebbe essere una terapia di controllo dei sintomi e di ritardo della malattia per la LS, causando una progressiva rigenerazione dei tessuti affetti.
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