Il CHMP esprime parere favorevole per cemiplimab
nel carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato
Comitato dei Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha espresso parere favorevole per l’autorizzazione all’immissione in commercio di cemiplimab, con indicazione per pazienti adulti con carcinoma cutaneo a cellule squamose metastatico o localmente avanzato, non asportabile chirurgicamente e non trattabile con radioterapia a scopo curativo.
Si chiama CEMIPLIMAB ed è un anticorpo monoclonale completamente umano destinato al recettore del checkpoint immunitario PD-1 (proteina di morte cellulare programmata-1) ed è l’unico trattamento approvato in CSCC avanzato nelUnione europea
Il CSCC – Carcinoma Spinocellulare Cutaneo, è uno dei tumori della pelle più comunemente diagnosticati in tutto il mondo e si stima che la sua incidenza sia sostanzialmente in aumento in alcuni paesi europei. Sebbene la stragrande maggioranza dei pazienti con CSCC abbia una buona prognosi quando scoperto precocemente, il cancro può essere particolarmente difficile da trattare quando passa a stadi avanzati. CSCC avanzato comprende sia i pazienti con malattia localmente avanzata (in cui il cancro non può essere curato con interventi chirurgici e / o radiazioni) sia i pazienti con malattia metastatica (quando il tumore si diffonde ad altre parti del corpo). Sulla base di dati storici, i pazienti con CSCC avanzato hanno un’aspettativa di vita di circa un anno.
Un’importantissima novità per molti pazienti che attualmente sono in cura con le terapie tradizionali, o hanno da poco ricevuto una diangosi di Carcinoma spinocellulare avanzato – Dice il Dr. Luigi Laino, Dir. del Centro Latuapelle a Roma.
Grazie alla Dermoscopia digitale ad alta definizione – afferma il Dr. Laino – ad oggi siamo in grado di poter far diagnosi precoce di questo tumore e procedere con la terapia chirurgica che porta alla completa guarigione dei pazienti affetti da Carcinoma spinocellulare inziale.
Purtroppo però – continua il Dr. Laino – esiste una percentuale di questi tumori, piuttosto bassa e stimata attorno al 3%, nel quale la prograssione della malattia comporta la diffusione linfonodale o ad altri organi. In questi casi fin’ora la prospettiva di vita di questi pazienti era molto limitata.
Non solo cute però: il Carcinoma spinocellulare avanzato può localizzarsi anche nelle mucose del cavo orale o sulla lingua o ancora sulle mucose esterne del Pene e della Vulva, fino alle regioni anali: è necessario quindi che si chiarisca il suo impiego anche su queste particolari forme di Carcinoma, che rappresentano un’ampia percentuale di casi diangosticati ogni anno e costituiscono un problema ancora più cruciale a causa della crescita più rapida.
Come sempre ricordiamo – conclude il Dr. Laino – che la dermoscopia digitale e la visita dermatologica rimangono i cardini per la tutela della salute e la diagnosi precoce di questa malattia.