Una capigliatura sana e bella è un insieme di co-fattori moltiplicati ognuno per ciascun capello: un’alchimia di sostanze e rapporti chimico-fisici rendono ragione della complessità di una struttura che solo apparentemente sembra semplice, ma in realtà è in continua evoluzione ed i cui rapporti fra strutture e sostanze in continua equazione.
Ne parliamo con il Dr Luigi Laino Specialista Dermatologo, Tricologo ed Esperto di Medicina rigenerativa in ambito Tricologico
Un capello sano è molto più del semplice strato protettivo, che lo ricopre. Gran parte del lustro che rende i capelli sani così attraenti, è dovuta alla cuticola. Le cellule della cuticola intatte sono lisce e lucide, e riflettono la luce dalle loro superfici. Questo, insieme con il pigmento all’interno della corteccia, dona ai capelli il loro aspetto caratteristico. Tutto ciò non servirebbe se non ci fosse all’interno una serie di strutture in grado di trattenere l’acqua e di riorganizzarsi in continuazione, garantendo non solo l’aspetto estetico, ma soprattutto la funzionalità e la resistenza agli stress fisici ed atmosferici.
UNA IMMAGINE IN MICROSCOPIA ELETTRONICA DEL FUSTO DEL CAPELLO
I capelli neri riflettono molto meno di quelli biondi la luce. Un’altra premessa: i capelli neri appaiono più lucidi, anche perché le bande luminose di luce riflessa contrastano più nettamente con l’oscurità del resto dei capelli; vediamo più nello specifico come sono costituiti questi annessi cutanei che tanto interessano l’uomo e la sua voglia di apparire sano e bello.
IL FOLLICOLO PILO-SEBACEO
Il follicolo pilifero è una piccola cavità a forma di coppa sepolto nel grasso del cuoio capelluto. Il follicolo è il punto da cui genera il capello. Esso è ben fornito di vasi sanguigni microscopici, e il sangue che passa attraverso di essi nutre la regione in crescita. La temperatura intorno al follicolo è normale temperatura corporea, e non è influenzata dal tempo freddo o caldo.
Il pelo di un animale come un gatto o un cavallo cresce a ritmi diversi secondo la quantità di luce naturale, che varia secondo il periodo dell’anno: cresce più velocemente in inverno, quando le giornate sono brevi. Il luogo comune che vede anche per la specie umana, un periodo di “muta” è forse più che una mera teoria.
I capelli umani, probabilmente si comportano quindi nello stesso modo, crescendo un po’ più velocemente in inverno che in estate.
IL FOLLICOLO PILIFERO PUÒ ESSERE DIVISO IN DUE REGIONI:
Il bulbo
Riproduzione della struttura e degli strati del bulbo
Il bulbo dei capelli si trova all’interno del follicolo pilifero. Si tratta di una struttura di cellule in attiva crescita, che alla fine producono il lungo cilindro sottile di un capello.
Nuove cellule sono continuamente prodotte nella parte inferiore del bulbo; crescendo e si sviluppandosi costantemente si spingono verso l’alto. Non appena le cellule raggiungono la parte superiore del bulbo, cominciano a differenziare, disponendosi in sei strati cilindrici, uno dentro l’altro. L’interno a tre strati di cellule diventa la struttura del capello. L’esterno costituito in tre strati, diviene il rivestimento del follicolo pilifero – la guaina interna della radice.
Alcune cellule speciali nel bulbo pilifero producono il pigmento che i colori dei capelli. Il pigmento è denominato melanina, e queste cellule sono dette appunto melanociti. La melanina viene condotta dal basso verso l’alto allo stesso modo dei cheratinociti (cellule della pelle, dei peli e delle unghie) all’interno del bulbo.
La regione media del follicolo
In questa parte del follicolo in fase di crescita, delle cellule muoiono e s’induriscono in ciò che chiamiamo un capello. Il capello è composto di una miscela di diverse forme della proteina speciale che li costituisce, la Cheratina. Alcune di queste cheratine contengono un alto livello di zolfo, alcuni molto meno. Lo zolfo svolge un ruolo importante nel comportamento dei capelli, specie quando sottoposti a stress cosmetici.
IL FUSTO DEL CAPELLO
Questa è la parte del pelo che emerge al di sopra del cuoio capelluto. È costituito principalmente da cellule morte che si sono trasformate in cheratine e materiale amorfo, insieme a piccole quantità d’acqua.
I peli terminali sulla testa sono lubrificati con un olio naturale (sebo) prodotto dalle ghiandole sebacee dei follicoli. La produzione del contenuto di sebo è in gran parte regolata da motivazioni di tipo genetico.
Il sebo però è regolato anche da fattori variabili fra sessi, in primis, tutti l’andamento ormonale: il picco ormonale che caratterizza la fase puberale, può comportare spesso l’inizio di patologie della produzione sebacea correlate, quali l’iperseborrea o altre complicanze come la dermatite seborroica (patologia infiammatoria causata non tanto dalla iperproduzione di sebo ma dalla alterazione della composizione della struttura del sebo stesso e da derivati irritanti, oltre a fenomeni di colonizzazioni batterico-micotiche).
LA STRUTTURA DEL FUSTO DEL CAPELLO
La composizione del capello è di sicuro più complessa di quanto non si possa comunemente immaginare: s’immagini il capello come la struttura del tronco di un albero, il cui quantitativo d’acqua è primariamente disposto all’interno e la porzione esterne la parte più esposta agli agenti atmosferici (e cosmetologici) oltre ad essere quella più povera d’acqua.
In tal senso, una buona cuticola garantisce una protezione per tutto il capello, mentre una cuticola alterata può causare un circolo vizioso per il deterioramento del capello stesso. In tal senso anche il fusto del capello ha la sua importanza, sebbene le principali patologie tricologiche, derivano essenzialmente da problematiche connesse con la parte “viva” del capello all’interno del follicolo pilo-sebaceo.
La parte centrale del capello, chiamata corticale (cortex), la quale avvolge per interno la midollare, costituisce la maggior parte del fusto del capello. E’ la corticale che dà i capelli le sue qualità speciali, come l’elasticità e robustezza. La corticale è ricca di filamenti di cheratina, per tutta la lunghezza del fusto e della parte del bulbo.
Queste fibre sono fatte di cheratina di basso tenore di zolfo, e sono compressi in grandi fasci di fibre. Queste sono tenute insieme da una massa di cheratine ricche di zolfo, la matrice. La combinazione di fibra-matrice è estremamente forte e resiste allo stretching e ad altri stress, come le torsioni.
La corteccia contiene anche i granuli di pigmento melanico, prodotti nella fase di crescita follicolare. I granuli di melanina sono di due tipi: eumelanina e feomelanina, la prima rende il capello scuro, mentre la seconda appartiene alle colorazioni bionde o rosse.
In alcuni peli terminali grigi o bianchi, appartenenti alle ultime decadi di vita, la midollare può essere poco rappresentata o completamente assente (creando una sorta di corticale con una camera d’aria centrale), diverse sono le ipotesi che possono spiegare questa situazione, ivi comprese quella di un reservoir di calore suppletivo dato dalla camera d’aria, in alcune fasi della vita d’alcuni animali.
Lo strato esterno dei capelli (la ‘corteccia’) è chiamato Cuticola.
E’ costituito da sei a dieci strati sovrapposti di cellule lungo tutta la lunghezza del fusto. Ognuno di questi strati è di circa 0,3 micron di spessore e di circa 100 micrometri di lunghezza e circa 10 micrometri di diametro (1 micrometro, scritto 1 micron, è parte di un milionesimo di metro = una parte millesimo di millimetro.).
Questo “mosaico” di strati si trova lungo la superficie del capello come le tegole di un tetto, con i loro bordi liberi diretto verso la punta. Esse coprono la superficie dei capelli lungo tutta la lunghezza del fusto.
Una cuticola sana è molto più di uno strato protettivo. Gran parte del lustro che rende i capelli sani così attraente è dovuta alla cuticola. Le cellule della cuticola intatte sono lisce e lucide, e riflettono la luce dalle loro superficie. Questo, insieme con il pigmento all’interno della corteccia, reca ai capelli il suo aspetto caratteristico.
La corretta valutazione del capello e delle malattie correlate spetta allo Specialista Dermatologo, l’uinca figura in grado di poter valutare, diagnosticare e curare una patologia a carico dei capelli e del cuoio capelluto, mediante la Visita Dermatologica Tricologica.