Visione semiseria della reazione italiana all’emergenza del secolo. Un pò di ironia in questi momenti di ansia non guasta.
A Wuhan il mega ospedale è già pronto dalla scorsa settimana per ospitare i contagiati dal Nuovo Coronavirus COVid-2019
Costruito partendo da zero in 10 giorni, è stato consegnato nelle mani dei medici militari, della Città che ospita 11 milioni di persone, focolaio di quella che a breve sarà la Pandemia (è ormai il caso di utilizzare questo termine) globale.
L’ospedale, individuato con il nome di Huoshenshan, è attrezzato per assistere circa mille pazienti; il suo gemello , il Lieshenshan, sarà invece a disposizione già dal 6 marzo
Strutture innalzate dal nulla, attingendo a larghe maniche dalle ricchissime casse dell’impero economico cinese, guidati da migliaia di medici, più o meno preparati, ma idonei per fronteggiare questa nuova e malvagia infezione.
Così la Cina da qualche giorno, sta diminuendo e stabilizzando il delta fra pazienti infetti, nuove infezioni e pazienti guariti, mentre nel resto del mondo si guarda con terrore a ciò che potrà accadere.
Quando l’epidemia cinese era solo uno spettro per l’Italia, ci si chiedeva dalle nostre parti, cosa sarebbe successo quando l’infezione fosse arrivata in uno stato economicamente e socialmente sottosviluppato, un terzo, magari un quarto mondo in cui le carenze igieniche e le norme sanitarie non avrebbero mai retto all’impatto devastante dell’aumentato fabbisogno di posti letto, medici, farmaci e centri di rianimazione.
Proprio mentre aleggiava nei nostri pensieri il disastro dell’Africa o dell’India, o delle nazioni in guerra del Medio-Oriente, ma neanche tanto – perché al massimo ce ne staremo a casa nostra e non prenderemo più un aereo o una nave da crociera per qualche mese – ecco arrivare il mostro, proprio nelle mura della nostra amatissima, nonché economicamente e socialmente avanzatissima nazione. L’Italia.
Perchè l’Italia? Come l’Italia? Ma non stavamo tutti allo Spallanzani a veder guariti gli unici due cinesini arrivati per vacanza e che avevano contaminato solo l’abat-jour della cameretta del loro albergo?
Ma siamo seri? L’Italia? La nazione più sicura e benvoluta del mondo terraqueo, quella in cui gli americani vengono a sposarsi o gli imbarazzanti cuochi inglesi vengono ad attingere in malo modo le ricette della nostra sana cucina mediterranea?
Tutta colpa dei Cinesi si è detto! E invece ne avessimo trovato uno infetto..noi contiamo ormai oltre un migliaio di casi (ma i numeri sono esponenziali quindi la sottostima è d’obbligo) di loro non c’è (almeno apparente) traccia nei reparti dei nostri ospedali. Mica saremo stati noi ad infettarli con i nostri viaggi continui nella terra di Gengis-Khan? (ci si passi questa battuta).
Individuato, anzi no, il paziente zero, si passa ad un battàge mediatico che vuole per alcuni ottimisti questa infezione, al pari di un raffreddore stagionale, in primis, poi poco più di un’influenza in secundis, poi – mentre i numeri salivano in modo esponenziale – letale solo per gli ultraottuagenari pluripatologici o i malati terminali.
Il tutto però mentre, si chiudevano in quarantena interi paesi (Codogno resisti) scuole, stadi, festival, concerti, happening, e congressi di ogni genere (giustissimo aggiungiamo)
Il tutto mentre il paziente 1 (quello con nome e cognome), il povero Mattia, 38 anni è sospeso fra la Vita e la morte (noi stiamo tifando e pregando per la prima, FORZA MATTIA!), nonostante la sua stazza, la sua salute ferrea, e la sua pratica onnisportiva e sociale.
Mentre i numeri salgono in un’iperbole drammatica, siamo inondati dalla fobìa dell’amuchina e delle mascherine (non quelle carnevalesche o veneziane anche lì è finito tutto), ma non abbiamo ancora ben compreso se dobbiamo lavarci le mani prima o dopo aver indossato la mascherina o se il saluto romano (quello riferito solo a Giulio Cesare si intende) dovrà presto essere riabilitato almeno fino al perdurare dell’emergenza.
Si perchè le famigerate goccioline di pflugge volano distanti metri e i baci e le strette di mano sono altresì potenziali veicoli. Non male quindi salutarci con la mano alzata a debita distanza o per chi preferisce (tanto in Italia gli estremismi di dicono ancora vigenti) con il pugno chiuso; andrà bene tutto, ma non tocchiamoci, per cortesia. (tutta ironia anche qui).
Si effettua il termoscanner a tutti coloro che entrano, ma la termografia non dà ALCUNA garanzia di sicurezza e salute (e chi scrive ha contribuito a scrivere le linee guida mondiali sulla termografia..oltre a far parte di board europei e oltre ad aver scritto “qualche” articolo internazionale ed aver sostenuto relazioni a congressi mondiali su questa metodica..attendo comunque repliche opposte a quanto sto asserendo).
Il tutto, mentre anche un bambino in età prescolare comprenderebbe che se ci si ammala tutti insieme, i posti letto degli ospedali italiani saranno insufficienti, così come la spesa pubblica sarà insostenibile (per alcuni il default è già alle porte, per altri si è già accomodato in poltrona) e i poveri medici, finiti per numero e stremati per ore consumate nei reparti.
Si pensa quindi a richiamare medici pensionati, medici non ancora specialisti (ma quelli già lavorano) e fra breve anche medici che medici lo diventeranno.
Il tutto mentre bisognerebbe estendere in ambito nazionale la richiesta alle Forze armate di mettere a disposizione regione per regione, città per città Presìdi e strutture poco o nulla utilizzate per allestire subito spazi idonei per quella che potrebbe diventare (o è già divenuta) un’emergenza nazionale di proporzioni pari a quelle dell’era bellica o post bellica.
Questo mentre si chiede un aiutino economico all’Europa, la quale penserà all’Italia come dovrà fra breve pensare alla Francia, alla Germania e a questo punto – meno male – non più all’Inghilterra..
In Italia non si pensa quindi a nuove strutture, piuttosto a nuove tenso-strutture: in pratica alle tende da ospedale da campo, da giustapporre negli androni dei nosocomi. Sperando nel clima mite. Strutture comunque solide, mica roba fatta in Cina.
Ovviamente, pensare di innalzare ospedali come (appunto) la Cina, sarebbe follia, non foss’altro per i documenti da presentare e le autorizzazioni da ricevere, dalla Circoscrizione, dal Comune, dalla Regione, dai Beni culturali, i Ministeri dello Sviluppo, dell’Economia, del Territorio, delle acque reflue e delle terre da pascolo, oltre che da almeno un altro dedalo di percorsi burocratici, che nemmeno un decreto legge urgente potrebbe mai sanare completamente (ammesso che per urgente si intenda qualcosa che non passi per 2 camere parlamentari e per diversi emendamenti e approvazioni da parte di una decina fra commissioni bilancio e gruppi parlamentari vari).
Il tutto mentre #milanochiude poi #milanoapre, mentre #nonuscitedicasa e poi #milanononsiferma, insomma mentre si parla di porte girevoli.
Il tutto mentre qualcuno al Sud, ancora (per poco) sano e salvo dall’iperbole dei numeri padani, ha esposto cartelli con su scritto “non si affitta ai settentrionali”, retaggio arcaico di emigrante memoria, un pò per contrappasso, un pò per goliardia.
Abbiamo una Task Force che sta facendo di tutto per dare una direttiva comune (giustissima) per avere una stanza del comando anziché un labirinto di indicazioni e attuazioni che cozzano fra loro.
Il tutto mentre guardando Venezia deserta, mi vengono in mente le rime di Fusinato nell’Ultima ora di Venezia…assediata e massacrata dalla peste..
Venezia, l’ultima
Ora è venuta;
Illustre martire,
Tu sei perduta;
Il morbo infuria,
Il pan ti manca,
Sul ponte sventola
Bandiera bianca!
Ma sono certo che questi sono solo brutti pensieri: insieme, ce la faremo. ancora una volta.
“Noli timere, Italia non perit“.
Nota finale dell’Editore:
Fino a qui c’è solo ironia. Anche quella serve per sdrammatizzare. Le cose serie (indicazioni sanitarie, consigli per i cittadini) noi di Latuapelle le stiamo scrivendo da giorni e la nostra vicinanza e Rispetto delle Istituzioni sanitarie e politiche è massima, così come il nostro invito a seguire ed osservare le direttive e i consigli degli organi preposti alla vigilanza e alla gestione di questa emergenza nazionale.
NOTA BENE:
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.