Home › Forum Dermatologia › Forum Dermatologia › Nevo composto. Dubbi referto istologico.
Taggato: dermoscopia, epiluminescenza, nevo, nevo composto
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30 Luglio 2016 alle 18:03 #24382XanaPartecipante
Salve,
spero possiate fornirmi dei chiarimenti in merito ad un esame istologico e vi ringrazio in anticipo per questo sito e per l’attenzione offerta agli utenti.
Ho tolto un nevo, su indicazione del dermatologo che lo ha descritto come nevo melanocitico atipico.
Era un nevo che non ricordo esattamente quando si fosse formato, ho cominciato a notarlo almeno 8/10 mesi prima dell’asportazione, non so se esistesse prima allora, essendo localizzato sulla spalla. Ho 32 anni e sono una donna.
Era un nevo strano, bruno-rossiccio, bordi irregolari ma sostanzialmente tondo di forma, confini delimitati ma irregolari e bicolore cioè con una parte scura al centro e una “codina” scura isolata. Ciò che insospettiva me ed il dermatologo era il fatto che avessi riferito che si era accresciuto in elevazione e modificato negli ultimi mesi.
Questo il referto dell’anatomo-patologo (RIPORTO FEDELMENTE):NOTIZIE CLINICHE:
Nevo atipico presente da parecchi anni che lentamente è aumentato di volume con alone, iperpigmentato centralmente.
ESAME MACROSCOPICO:
Losanga cutanea di cm 1,3 X 0,9 X 0,4 comprendente una lesione lievemente rilevata di cm 0,7 X 0,5 costituita da un’area puntiforme di colore bruno circondata da un’area ipopigmentata a margini regolari.
ESAME MICROSCOPICO:
Nevo melanocitico composto.
Margini di resezione chirurgica indenni.Questo è quanto.
So che dalla descrizione si tratta di un banalissimo neo, però mi rimane qualche dubbio:
1) Io non ho mai detto all’anatomo patologo nè a nessun altro che il nevo è presente da parecchi anni. Anzi, come scrivevo sopra sono sicura che esiste da almeno 10 mesi, per il resto non so. Dunque, è possibile da un esame istologico risalire o presumere la formazione “da parecchi anni” oppure è un’arbitrarietà, una supposizione, di chi lo ha analizzato? Se è una supposizione dovrebbe stare in un referto medico?
2) “AREA PUNTIFORME DI COLORE BRUNO circondata da un’area ipopigmentata”. E’ vero, c’era una parte centrale più scura ma, come ho riferito io stessa all’anatomopatologo, il dermatologo mi aveva detto che poteva destate sospetto la codina più che la parte centrale. Perchè secondo voi nel referto si menziona solo la parte centrale? Non sono competente, ma è verosimile che l’analista si sia soffermata solo su una parte della lesione e non l’abbia ispezionata tutta comprese le altre parti melonocitiche sparse?
3) il nevo appena escisso e messo in provetta ha cambiato colore; la parte intorno a quella centrale che nella pelle era bruno chiaro sembrava bianca; è per questo che il referto parla di alone? Nella realtà non era a mio avviso un’alone (come nel nevo di Sutton) ma una parte bruno scuro ed una bruno chiaro. Mi chiedo dunque: il termine “ipopigmentato” si usa in senso assoluto o relativo?
4) L’esame microscopico è sufficiente? Era opportuno aggiungere altre tecniche? Nei referti in rete leggo spesso di immunoistochimica ad esempio. Nel mio caso è bastevole un solo esame microscopico?
5) So che un nevo composto è un nevo con melanociti presenti anche nel derma. In ragione di questa “profondità” ci si dovrebbe preoccupare nel senso che la tipologia del nevo composto può simulare qualcos’altro e ingannare per sua natura? Inoltre, essendo profondo, pensa che i margini come riportato siano stati abbastanza larghi (mi riferisco ai 0,4 cm di profondità)?La ringrazio per l’attenzione e per tutti i chiarimenti che vorrà e potrà darmi. Purtroppo questi dubbi mi assillano, ma non voglio mettere in discussione l’operato di nessuno, voglio solo capire per eliminare ogni ombra. La ringrazio infinitamente se potrà aiutarmi!
4 Agosto 2016 alle 9:10 #24467Dott. Luigi LainoAmministratore del forumGentile utente
cerchi di rasserenarsi: l’esame istologico pone senza ombra di dubbio la diagnosi definitiva di nevo composto, ovvero benigno al 100% e la lesione risulta come di consueto completamente escissa.
Direi che ad un paziente debba bastare questo.
cari saluti
Dr Laino -
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