Buongiorno,
scrivo per un consulto per mia madre.
Mia madre si è ammalata di psoriasi guttata nel 1997, le fu diagnosticata una grave forma in quanto di carattere pruriginoso ed estesa al 90% del corpo.
All’inizio le sono stati somministrati antistaminici per bocca con pomate di Clobesol e cortisonici vari.
E’ stata ricoverata, in quanto molto grave, ben 2 volte c/o gli ospedali di Vicenza e Padova.
Sono state provate anche vari cicli di lampade UVA ma senza alcun risultato, si è provato a sospendere il cortisone in quanto alterava alla lunga i valori del fegato (mia madre è affetta anche da una Cirrosi Biliare) ma una volta sospeso il cortisone ha dovuto subire un ricovero urgente in quanto la pelle ha cominciato a diventare piena di piaghe portandola quasi a fare setticemia.
E’ stato quindi provato il NEOTIGASON ma gli effetti collaterali erano insopportabili (crisi di emicrania, perdita delle unghie, ecc….).
Dal 2000 l’Ospedale di Modena le ha prescritto i cosiddetti farmaci biologici (EMBREL 50 mg) da fare 1 volta alla settimana con iniezione sottocutanea.
Dopo solo mese dall’inizio della cura il calvario è terminato, niente più prurito e nemmeno una macchina sulla pelle.
Adesso mia mamma si sottopone periodicamente ad esami del sangue ed RX Torace.
Il problema è che a distanza di 4 anni, senza aver mai smesso ne trascurato la cura di Embrel, ecco che ritornano anche se in forma lieve i sintomi della psoriasi, nello specifico prurito e chiazze sulla pelle.
La domanda che sono qui a fare è se è possibile che il farmaco abbia perduto di efficacia sull’organismo di mia madre e se fosse, che soluzione si potrebbe adottare per non incappare nuovamente in sintomatologia grave come quella del passato?
Mille grazie.