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Taggato: linfoma, micosi fungoide, parapsoriasi, UVB
- Questo topic ha 6 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 anni, 6 mesi fa da Dott. Luigi Laino.
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4 Maggio 2017 alle 20:56 #25511GiuseppePartecipante
Salve. Vi seguo con interesse e gradirei esporre il mio problema per avere un Vs. parere.
A seguito della comparsa, a partire dal mese di novembre 2016, di alcune macchie rosate sulla pelle di misura contenuta nei 5cm al massimo le prime comparse e di 1 cm al massimo le ultime apparse in ordine cronologico, dopo aver fatto inutilmente una cura per “micosi” prescrittami dal mio medico di base, all’inizio del mese di marzo 2017 mi sono rivolto presso una struttura ospedaliera del luogo in cui vivo per una visita specialistica, ricevendo la diagnosi di “sospetta parapsoriai” con prescrizione di biopsia da effettuare alla fine dello stesso mese. Allarmato, con questa “sospetta diagnosi” mi sono recato presso una nota struttura specializzata romana nella speranza di ottenere ulteriori delucidazioni. Premetto che dal momento della visita dermatologica presso la struttura ospedaliera locale (8 marzo), alla visita presso la struttura romana (14 marzo), quindi in pochi giorni, le macchie si erano notevolmente sbiadite e diminuite anche di numero (le prime apparse erano scomparse), tanto che a Roma venivo tranquillizzato sulla “insignificanza” delle placche presenti e il medico non riteneva opportuno attivare alcun protocollo diagnostico previsto in questi casi. Il dottore mi invitava a procedere, eventualmente, per mia tranquillità, con la biopsia già programmata in ospedale anticipandomi il suo parere che da quelle chiazze presenti quasi certamente non ci sarebbe stato riscontro “importante” di patologia. Rimanemmo che sarei tornato a visita per completezza di indagine e per mostrargli il referto istologico. Alla fine di marzo effettuo la biopsia programmata non senza qualche piccola difficoltà per individuare una macchia “idonea”, essendo queste ancor meno evidenti di prima. Il referto mi viene consegnato alla fine di aprile 2017, con la seguente diagnosi: “Frammento cutaneo con epidermide lievemente irregolare (lieve allungamento delle creste), con rara esocitosi aspecifica. Derma papillare e reticolare edematosi sede di un modesto infiltrato linfocitario, non atipico, immunofenotipicamente costituiti da linfociti T (CD30+, CD20-), con uguale rapporto T4 e T8 (CD4+, CD8+). Nulla al derma medio. Il quadro orienta per una parapsoriasi a chiazze, da correlare strettamente al dato clinico. Presente inoltre un piccolo nevo giunzionale.”. Con questo referto sono tornato in ospedale e alla visita il dermatologo mi ha diagnosticato una “parapsoriasi a piccole chiazze”, con prescrizione di bagni di sole (visto l’approssimarsi dell’estate) e l’utilizzo di una crema Advantan, con raccomandazione di tornare a controllo dopo 3 mesi. Per completezza aggiungo che all’ultima visita le macchie erano praticamente sparite quasi del tutto, senza alcun tipo di trattamento, lasciando solo alcuni lievissimi aloni sulla pelle. La mia domanda è se la diagnosi di “parapsoriasi a piccole chiazze” è univocamente e inequivocabilmente compatibile col referto istologico, ovvero con relativa aspettativa benigna della prognosi (seppure con tutte le dovute riserve ed eventuali follow-up), oppure se c’è qualcosa che può lasciare adito a qualche dubbio tale da indurmi ad effettuare ulteriori accertamenti diagnostici e/o istologici. Grazie.5 Maggio 2017 alle 12:19 #25519fiola11Partecipanteperche non vado la mia domanda?
5 Maggio 2017 alle 13:26 #25521GiuseppePartecipanteRettifico: laddove indicato “immunofenotipicamente costituiti da linfociti T (CD30+, CD20-)” il CD30+ e da leggersi CD3+ — ho messo uno zero di troppo.
5 Maggio 2017 alle 13:27 #25522GiuseppePartecipanteRettifico: laddove scritto “immunofenotipicamente costituiti da linfociti T (CD30+, CD20-)”, il CD30+ è da intendersi CD3+ — mi è scappato uno zero di troppo.
8 Maggio 2017 alle 9:15 #25526Dott. Luigi LainoAmministratore del forumGentile utente, la parapsoriasi o micosi fungoide, è a tutti gli effetti, un linfoma cutaneo A cellule T. Pertanto non si può parlare di assoluta benignità della prognosi. Detto questo concetto fondamentale, è altresì importante sottolineare che quasi costantemente, le terapie effettuate (che possono arrivare Anche alla fototerapia UV B a banda stretta) possono risultare molto efficaci nell’allontanamento persistente dei segni clinici di malattia. Il follow-up è sempre necessario così come tutti i dettami imposti dalla dermatologa curante. Carissimi saluti.
Dott.Laino8 Maggio 2017 alle 19:22 #25528GiuseppePartecipanteGrazie per la risposta dottore. Dunque lei non ritiene il referto istologico compatibile con la parapsoriasi a piccole chiazze che da quello che leggo in giro è considerata una forma “benigna” di parapsoriasi? Grazie ancora.
15 Maggio 2017 alle 8:54 #25535Dott. Luigi LainoAmministratore del forumNo la parapsoriasi piccola o grande che sia è sempre la stessa forma patologica. Non ho parlato difatti di benignità, per tale ragione le raccomando di chiarirsi bene con il suo dermatologo di riferimento.
Carissimi saluti a capo Dott.Laino -
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