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Gentili Dottori, sono affetto da Lichen Sclerosus da ormai tre anni.
Questa terribile malattia, mi ha fatto separare da mia moglie, che evidentemente non si è sentita di starmi vicino.
Dall’inizio ogni giorno che osservavo il mio pene era sempre diverso dal giorno prima.
Seguito da un dermatologo venereologo qui di Genova, dopo un periodo di applicazioni di creme cortisoniche sono stato circonciso, con l’asportazione di tutto il collare del prepuzio interessato dal Lichen.
Ora mi trovo di nuovo in grande difficoltà.
Il meato uretrale si è ridotto moltissimo. Sono stato da un urologo che mi ha prescritto auto dilatazioni con il beccuccio di una pomata idonea agli allargamenti per cateteri, e lavaggi e applicazione di un gel, spero idonei.
Si può guarire da questa situazione? A cosa vado incontro? Verrà interessata tutta l’uretra? Esiste un farmaco, una sostanza, un olio che possa fermare questo incubo? Sono una persona psicologicamente molto forte, ma, sinceramente, inizio a non poterne più, anche perchè sull’argomento mi sembra che si brancoli nel buio.
Vi faccio una forte richiesta di aiuto. Datemi indicazioni utili, vi prego! Grazie e buon lavoro
Gentile utente
anche da internet, riusciamo a comprendere il suo bisogno di salute:
purtroppo e come spesso mi capita di commentare, la circoncisione non risolve di per se un lichen sclerosus, il quale se non curato progredisce interessando altri tessuti vicini (glande, meato uretrale etc)
Per tale ragione ritengo la circoncisione quasi sempre evitabile (utile solo in caso di fimosi serrata, ovvero pene che non si apre più nemmeno a riposo) mentre altri approcci mininvasivi e terapia medica sono a mio avviso le strade da percorrere.
Non perda tempo e si rivolga al venereologo per iniziare da subito una terapia per arrestare il lichen a livello uretrale (microinfiltrazioni e terapie specifiche di solito) le quale se ben impiegate possono dare dei risultati significativi.
Spero di averle fornito qualche indicazione utile, restando a sua disposizione per ulteriori ragguagli.
In bocca a lupo!
Dott. LAINO, Roma
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