Home › Forum Dermatologia › Forum Dermatologia › Lichen scleroatrofico o vitiligine?
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26 Agosto 2010 alle 19:38 #14319AnonimoOspite
Salve Dottor Laino, sono un ragazzo di 27 anni. Da sempre soffro di frenulo corto e ad oggi ancora non mi sono deciso per l’intervento perchè di fatto non è mai stato più che un fastidio. Da che ho memoria ho sempre avuto la zona del glande prossima al frenulo di colore biancastro e inconsciamente ho sempre attribuito la cosa al continuo stress meccanico dovuto al frenulo molto corto che di fatto impedisce al glande di scoprirsi completamente quando il pene è eretto. Circa 3 anni fa mi accorsi di un semianello biancastro che si diramava a partire dal frenulo (compreso il meato uretrale) sulla pelle un centimetro sotto al solco balano prepuziale a formare appunto una semicirconferenza (180° non 360° per intenderci) attorno al pene. Subito mi sono rivolto al mio curante il quale mi ha detto testualmente: “questa è vitiligine, non si tratta di lichen scleroatrofico perchè la pelle è morbida ed elastica anche nei tratti in cui è bianca”. In effetti queste zone non tendono affatto a seccarsi o a indurirsi o screpolarsi e la pelle appare elastica; insomma non tende a stringere il pene impedendo lo scorrimento. Non c’è nè prurito nè dolore (se escludiamo il dolore al frenulo dovuto alla trazione) e in definitiva è indistinguibile al tatto dalla pelle normalmente pigmentata. Ad ogni modo effettuai per scrupolo una visita dermatologica e lo specialista mi disse esattamente la stessa cosa del mio medico di base e anzi mi indirizzò anche verso un centro specializzato per la cura della vitiligine (cui per altro non mi rivolsi mai). Ora però stavo valutando di sottopormi ad un intervento di frenuloplastica per eliminare quel fastidio che si verifica quando il pene è eretto. Di fatto in questi 3 anni non ho osservato grossi cambiamenti, anzi a tratti mi è parso anche di veder ridurre le zone bianche ad ogni modo leggendo un po’ di materiale online e vedendo alcune immagini di peni affetti da lichen sclerosus mi sono un po’ allarmato perchè non ho visto tutte queste differenze rispetto alla mia situazione quindi le chiedo:
1. Mi consiglia di fidarmi delle diagnosi ricevute? La visita dermatologica era presso una asl e non è stata fatta nessuna biopsia, il medico mi ha semplicemente osservato alla luce di una lampada per qualche minuto…del resto visto il perfetto accordo tra le due diagnosi ricevute all’epoca smisi di pensarci.
2. Tutte le zone depigmentate (parte del glande e pelle sottostante) sono tutte massicciamente interessate dalla forte trazione del frenulo che negli anni si è anche un po’ ispessito, insomma non ho depigmentazione dove non c’è trauma meccanico. Le chiedo quindi, non può essere proprio questa continua trazione la causa della depigmentazione?
La ringrazio in anticipo per la pazienza e per il servizio offerto.
Cordialmente, Andrea.
27 Agosto 2010 alle 17:51 #16958Dott Luigi LainoPartecipanteGentile utente
di sicuro da qui mai partiranno dubbi su diagnosi già poste da colleghi dermatologi: per il resto le affermo il mio pensiero:
utilissima la rivalutazione dermatologica, poichè esistono casi di vitiligine che possono anticipare un lichen sclerosus, soprattutto in associazione ad alterazioni fisio-patologiche come il frenulo corto, che può concorrere con un esordio di lichen sclerosus (a volte costituisce un co-fattore di alcuni tipi di lichen sclerosus)
Dott. LAINO, Roma
27 Agosto 2010 alle 18:33 #16957AnonimoOspiteGentile Dottor Laino la ringrazio per la risposta; in effetti trovandomi a Roma stavo valutando di sottoporLe direttamente il mio caso. Capisco bene come Lei non voglia e non possa produrre diagnosi o contraddirne per via telematica, vorrei se possibile chiederLe ancora un paio di cose prima eventualmente di fissare un appuntamento:
1.volendo in qualche modo eludere la questione deontologica quello che le chiedo è se a Suo parere l’elasticità della pelle depigmentata sia un argomento sufficiente per escludere il lichen sclerosus.
2. Se invece si trattasse proprio di lichen sclerosus rimuovendo la causa anatomica scatenante (frenulo breve) è ragionevole pensare che la cosa si risolva?
3. Nella Sua esperienza di specialista ritiene che il lichen scleroatrofico sia una malattia che se seguita e curata con costanza sia “controllabile” e che sia possibile nonostante la malattia mantenere una vita sessuale? Soprattutto su quest’ultimo punto ho letto testimonianze sconfortanti in rete e vorrei essere un po’ rassicurato…La ringrazio ancora infinitamente.
Cordialmente
Andrea.28 Agosto 2010 alle 7:28 #16956Dott Luigi LainoPartecipanteGentile utente
tralasciando aspetti specifici che non posso certo commentare da questa sede, mi piace pero’ asserire che il lichen sclerosus sia una malattia curabile con efficacia.
Un frenulo corto può incidere notevolmente ma costituisce solo una con-causa possibile in alcuni soggetti. Si affidi al venereologo esperto per questa sua condizione e ne trarrà sicuro giovamento.
Cordialità
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