Home › Forum Dermatologia › Forum Dermatologia › Disordine citoarchitetturale
Taggato: melanoma, neo atipico, nevo displastico
- Questo topic ha 2 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 4 mesi fa da Dott. Luigi Laino.
-
AutorePost
-
15 Maggio 2018 alle 14:40 #26863FBPartecipante
Salve,
Ho 46 anni, uomo carnagione chiara, ed ogni anno eseguo mappatura dei nei. Da circa 5 anni mi è stato detto di controllare in modo particolare un nevo, sulla spalla, che solo negli ultimi mesi ha lievemente aumentato dimensioni e frastagliato i bordi. Premesso che da bambino mi erano molto comuni (purtroppo quasi ogni estate) le grandi scottature sulle spalle…proprio dove sorgeva il nevo.
Comunque dopo ulteriore visita spec. ho provveduto alla sua rimozione chirurgica, un paio di settimane fa.
Esame istologico ritirato oggi: “Lesione pigmentata di 8 mm, nevo atipico. Losanga di cute delle dimensioni di cm 2 x 0,9 comprenedente lesione pigmentata delle dimensioni di cm 0,7 x 0,6. Diagnosi: Nevo melanocitario composto con lieve disordine citoarchitetturale. Nel derma perilesionale sono presenti numerosi melanofagi. La lesione risulta completamente asportata.”
Il dermatologo mi ha rassicurato dicendomi che non sappiamo “cosa avrebbe potuto diventare” questo nevo a motivo di questo “disordine citoarchitetturale”, ed aggiunge che avendolo tolto completamente non c’è motivo di preoccuparsi, anche a motivo della sua non profondità, e conclude che non ritiene necessario alcun altro intervento precauzionale, se non il normale controllo annuale. Domanda: premesso che ho già riscontrato alcune vs. simili considerazioni sul forum in merito alla necessita non preoccuparsi in quanto “il nevo è stato tolto in tempo”, mi chiedo se effettivamente questo “disordine citoarchitetturale” non possa realmente rappresentare una mia predisposizione al melanoma?? Ho sempre saputo che – semplificando molto il concetto – il cancro non è altro che il risultato di “cellule impazzite”, concetto evidentemente familiare al “disordine citoarchitetturale” del mio nevo. Inoltre, nel mio referto non si accenna minimamente a “margini di resezione”…eventualmente indenni, termini questi ultimi che ho letto in altri referti sul forum. Pensate che il referto possa considerarsi esaustivo e “tranquillizzante” anche senza la menzione di questi “margini”. L’idea di fare ulteriori approfondimenti sul caso, pensate francamente sia equilibrata oppure è sufficiente la visita annuale a scongiurare sviluppi pericolosi?? Ringrazio anticipatamente per la pazienza, di cui vedo siete ben forniti!
FB15 Maggio 2018 alle 16:03 #26864FBPartecipanteDimenticavo, ad integrazione della mia precedente question, il nevo con “disordine citoarchitetturale” avrebbe potuto fare già dei danni in qualche forma/maniera al corpo, “danni” intesi in termine di “disordine cellulare” oppure avrebbe potuto radicalizzarsi ?? C’è da aspettarsi che questo “disordine” possa essere caratteristica tipica dei miei nevi? Ci possono essere fattori che favoriscono questi “disordini” piuttosto che attenzioni che possano “prevenirli” ?? Grazie ancora. FB
29 Giugno 2018 alle 15:20 #27078Dott. Luigi LainoAmministratore del forumGentilissimo
alla sua domanda:
“mi chiedo se effettivamente questo “disordine citoarchitetturale” non possa realmente rappresentare una mia predisposizione al melanoma”?
rispondo pur in termini generali di SI. E’ possibile che un pz con nevo displastico (che abbia appunto disordine citoarchitetturale) possa sviluppare con maggio frequenza un melanoma in futuro.
Pertanto questi soggetti debbono essere seguiti con più frequenza.
Nessun allarme però, poiché le visite dermatologiche salvano la pelle e la vita
Saluti -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.