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29 Giugno 2014 alle 14:43 #16084AnonimoOspite
Sono un uomo di 39 anni, a settembre 2014, noto 2 macchioline sull’intero coscia dx, premetto che lavoro in spazio di 4 metri quadrati,senza finestre e con una stufetta per l’inverno ed un piccolo climatizzatore d’estate, raggiungendo anche una temperatura di oltre 40 gradi,e nn le dico di inverno, faccio il custode e lavorando per un’industria farmaceutica sono risultato sensibile agli acari della polvere, il gabbiotto come lo chiamo io è un ambiente polveroso nn viene pulito e promiscuo, essendo la produzione a ciclo continuo, molti operai ci soggiornano la notte. Il classico “silk building syndrome “. Per motivi di immagine d’estate indossavano camicie e pantaloni in cotone o fresco lana o jeans; sudando comunque tantissimo, in alcune ore del giorno trasudano le finestre che premetto sono sigillate. Mi scuso il divagare, usando automedicazione a base di gentamicina solfato e betametastone valerato, vedo che le macchie reagiscono sembra positivamente, ma per problemi di schiena vado un paio di volte in piscina e da lì la corsa topica aumenta sensibilmente; mi ritrovo ad un pronto soccorso nn dermatologico, dove mi ritrovano lo scroto e l’inguine, macerato, sospettano una dermatite da contatto e mi trattano con un bruciore terribile con iodopovidone ed acqua ossigenata, con terapia di 4 giorni che nn fa altro che praticamente esvogliare l’intero scroto rd inguine fino al derma. Questo a novembre 2013, di martedì. Il sabato vado di corsa in un centro privato, dove obbiettività,trovano eritema,vescicolazione,desquamazione a scroto ed inguine e regione perianale; conclusioni: eczema sub acuto; terapia con antistaminico,un detergente classico da informatore del farmaco, permanganato di potassio,quasi introvabile,sbagliando la posologia da sciogliere in 2,5 litri d’acqua per impacchi 2 volte al giorno,senza spiegarmi oltre l”errore e dove trovarlo, come fare in casa a prepararlo; scovato da una dottoresse q.a (lavoro per un’industria chimica leader negli A.P.I.,)riesco a farmela preparare in un laboratorio sterile addirittura con acqua iniettabile ( tutta un’altro tipo di risultato). Poi lo stesso dermatologo mi prescrive un galenico, allucinante: vioformio g 3, olio di oliva g 15, ossido di zinco g 7, vasellina quanto basta ( un genio ) più a penna flucinolone, senza indicare quanto; per 15 giorni,poi dopo il trattamento, una crema che si dà si bambini. Visto la superficialità con dolore pari a 8 sulla scala VAS, accettano il mio reclamo, parlando con il responsabile che ha paura soprattutto nn per la superficialità del dermatologo ma per il fatto che lavoro per una casa farmaceutica mondiale. Mi rivedono gratuitamente dandomi il solito antistaminico, il permanganato da 250 mg, indicandomi che fosse veleno e di utilizzare guanti protettivi, questo per spugnature per 4/5 giorni,ed in più flucinolone mattino e sera, ed un altro detergente intimo di un’altro informatore scientifico,questo il 2,12,2013, dopo tredici giorni,richiamano e mi cambia il flucinolone col diflurcotolone valerato più isoconazolo nitrato. Per due mesi visto l’effetto che lei ben sa, dei cortisonici visto l’inverno e la poca sudorazione,mi rimangono dei follicoli alla radice delle cosce, ed una sensazione di lichenificazione all’inguine , intanto avevo prenotato,nn essendo un milionario, una visita col SSN per il 17 2 2014, presso un ospedale della mia città,Milano,con la nomea di essere il centro di riferimento per problemi di pelle, la visita è durata 3 minuti, mentre il dermatologo chattava con la giovane collega carina, consigliandomi, lavaggi con bicarbonato di sodio 1/2 volte al giorno,ed una crema commerciale ai lipidi con vitamina A, B, E, ed acido ialuronico e controllo al bisogno, intanto le cose precipitano con una nuova mansione in un magazzino nn le dico in che condizioni igieniche, avvertendo anche problemi alle ascelle. Sempre con i tempi di attesa del SSN, arrivo in un altro ospedale della provincia di Milano,consigliatomi dal mio medico di base, dove questa volta sempre nei 10 minuti,come orientamento diagnostico mi si dice vagamente eczema irritativo e come suggerimenti terapeutici; un altro galenico composto da: vasellina g 60, olio di oliva g 40 più un tubo di metilprednisolone, mi si era infettato anche il bube, con escoriazioni ragadiformi ed aumento di folicolite nell’ area inguinale ed ascellare, dopo un mese di sofferenza ritorno nell’unico ospedale col pronto soccorso dermatologico, il 20/06/2014 dove prima paghi il ticket ed entri con codice bianco, poi ti visitano(durata 5 min), attualmente: lesioni -desquamative alle pieghe con pustolazione periferica, ha già in programma controllo per giovedì 26/06 2014, consiglio acqua e bicarbonato per semicupi,clotrimazolo mattina e sera, pasta all,acqua f.u., 2 volte al giorno, il giovedì suddetto mi reco dallo stesso dermatologo del suddetto pronto soccorso,visita 5 minuti:consiglio proseguire con lavaggi acqua e bicarbonato, una nuova pasta con derivato della vitamina E, e riscontra una onicopatia delle unghie,da curare con una lacca protettiva…..e naturalmente esclude una candidosi, appena affermata 4 giorni prima…..in pieno calvario, mi scusi dottore per la lungaggine ma sto rischiando il lavoro,seriamente……..
3 Luglio 2014 alle 7:58 #19021Dott Luigi LainoPartecipanteGentile utente
come potrà immaginare – spero – una situazione del genere non può essere certo surrogata né inquadrata in via telematica, in virtù della sua complessità; spesso però con la visita molti dubbi e farraginosità vengono fugati; non posso che rimandarla al suo specialista dermovenereologo di fiducia.
carissimi saluti
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