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Home › Forum Dermatologia › Forum Dermatologia › Panico Sifilide

Taggato: ano, condilomi, HPV, Linfogranuloma Venereo, MST, panico, sifilide

  • Questo topic ha 6 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 2 mesi fa da Dott. Luigi Laino.
Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
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  • 3 Marzo 2016 alle 0:17 #22042
    Marcoarco
    Partecipante

    Gentile esperto,
    desidero avere delucidazioni riguardo alla Sifilide nella mia particolare situazione. I contatti a rischio consistono nell’inserimento da parte del mio precedente partner (soggetto omosessuale scoperto essere ad alta promiscuità) delle sue dita sporche di sperma nel mio ano all’incirca di 2/3 centimetri. Questi contatti hanno avuto principio 5 anni fa mentre l’ultimo risale a 76 giorni fa. 25 giorni dopo l’ultimo contatto ho avvertito dentro l’ano,sempre di 2/3 centimetri, una sorta di brufolino che poi nei giorni successivi non ho avuto modo di risentire. 50 giorni dopo l’ultimo contatto ho effettuato i test ematici per la sifilide ed è risultato tutto negativo. 60 giorno dall’ultimo contatto, ritastandomi l’ano 3 centimetri all’interno continuavo a sentire piccole nervature/noduli/rilievi che però non essendo medico faticavo a interpretare. Ho riferito questo mio dubbio al medico di base e mi spiegava come ciò che avevo sentito era da considerarsi normale anatomia dell’ano, nella sua muscolatura,increspatura e nervature emorroidali. Non sentendomi sicuro dal panico Sifilide procedo 75 giorni dopo l’ultimo contatto ad effettuare una visita proctologica durante la quale il medico mi effettua una anoscopia grazie ad un tubo flessibile e trasparente rassicurandomi riguardo alla non presenza di anomalie/ulcerazioni/noduli ma confermandosi soltanto la normale nervatura emorroidale (specificandola senza significato).
    A seguito di tutto ciò come posso concludere la faccenda ed arginare qualsiasi tipo di dubbio residuo per ciò che riguarda la Sifilide?

    La ringrazio in anticipo per la disponibilità.

    3 Marzo 2016 alle 8:01 #22246
    Dott. Luigi Laino
    Amministratore del forum

    Gentilissimo Marco, non posso tranquillizzarla al 100%: difatti deve comprendere che la diagnosi di sifilide non può limitarsi soltanto ad un esame clinico, benché esso sia molto importante per quanto attiene alla Sifilide primaria. È necessario difatti e soprattutto i partners che si sono esposti a rischi di vario genere per MST, effe effettuare una visita specialistica di venereologia associata ad esami clinici sierologici specifici non solo per la sifilide. Pertanto nel frattempo sconsiglio ulteriori rapporti sessuali non protetti carissimi saluti.

    3 Marzo 2016 alle 19:22 #22452
    Marcoarco
    Partecipante

    Gentile Dott. Laino,
    ho seguito il suo consiglio di effettuare le analisi per la sifilide che mi riferiva in crescente diffusione fra la comunità omosessuale, ma non capisco se dopo tutti i punti della situazione che le ho descritto un test effettuato a 50 giorni dal contatto a rischio possa mettere un punto definitivo alla vicenda.
    Mi è stato effettuato come test solamente l’Ac anti – Treponema pallidum screening (Chemiluminescenza). La mancanza del test VDRL e TPHA mi pone in una situazione di incertezza?

    La ringrazio infinitamente in anticipo dell’attenzione, non sa quanto la mancata certezza e preparazione in materia del mio medico di base fa di lei, in quanto venereologo, un punto di riferimento e ora come ora più che mai cardine per la particolare faccenda.

    Distinti saluti.

    4 Marzo 2016 alle 14:31 #22731
    Marcoarco
    Partecipante

    Gentile Dott. Laino,
    ho seguito il suo consiglio di effettuare le analisi per la sifilide che mi riferiva in crescente diffusione fra la comunità omosessuale, ma non capisco se dopo tutti i punti della situazione che le ho descritto un test effettuato a 50 giorni dal contatto a rischio possa mettere un punto definitivo alla vicenda.
    Mi è stato effettuato come test solamente l’Ac anti – Treponema pallidum screening (Chemiluminescenza). La mancanza del test VDRL e TPHA mi pone in una situazione di incertezza?
    La ringrazio infinitamente in anticipo dell’attenzione, non sa quanto la mancata certezza e preparazione in materia del mio medico di base fa di lei, in quanto venereologo, un punto di riferimento e ora come ora più che mai cardine per la particolare faccenda.
    Distinti saluti.

    5 Marzo 2016 alle 8:57 #22997
    Dott. Luigi Laino
    Amministratore del forum

    Gentile Marco

    50 giorni è un periodo sufficiente per la sifilide consiglio comunque di ripetere le analisi fra 1 mese per massima cautela e aggiunga anche un controllo venereologico per escludere un contagio da condilomi e altre mst non sierologiche

    ancora saluti

    Dr Laino
    https://www.latuapelle.it

    8 Marzo 2016 alle 12:13 #23418
    Marcoarco
    Partecipante

    Gentili Dott. Laino,
    Desidero avere gentilmente ulteriori delucidazioni, questa volta riguardo al Linfogranuloma Venereo nella mia particolare situazione.
    Le riscrivo l’accaduto:
    I contatti a rischio consistono nell’inserimento da parte del mio precedente partner (soggetto omosessuale scoperto essere ad alta promiscuità) delle sue dita sporche di sperma nel mio ano all’incirca di 2/3 centimetri. Questi contatti hanno avuto principio 5 anni fa mentre l’ultimo risale a 56 giorni fa. 10 giorni dopo l’ultimo contatto ho avvertito dentro l’ano,sempre di 2/3 centimetri, una sorta di brufolino che poi nei giorni successivi non ho avuto modo di risentire. 35 giorni dopo l’ultimo contatto ho effettuato i test sierologici per la sifilide, hiv ed epatiti ed è risultato tutto negativo. A 45 giorni dall’ultimo contatto, ritastandomi l’ano 3 centimetri all’interno continuavo a sentire piccole nervature/noduli/rilievi che però non essendo medico faticavo a interpretare. Ho riferito questo mio dubbio al medico di base e mi spiegava come ciò che avevo sentito era da considerarsi normale anatomia dell’ano, nella sua muscolatura,increspatura e nervature emorroidali. Non sentendomi sicuro dal panico Sifilide procedo 60 giorni dopo l’ultimo contatto ad effettuare una visita proctologica durante la quale il medico mi effettua una anoscopia, di 3/4 centimetri di profondità, grazie ad un tubo flessibile e trasparente rassicurandomi riguardo alla non presenza di anomalie/ulcerazioni/noduli ma confermandosi soltanto la normale nervatura emorroidale (specificandola senza significato).
    A seguito di tutto ciò come posso concludere la faccenda ed arginare qualsiasi tipo di dubbio residuo per ciò che riguarda il Linfogranuloma Venereo?

    Sottolineo inoltre che fino al giorno d’oggi non ho avuto alcun tipo di infiammazione rilevante nelle zone anali o genitali, se non piccole ragadi.
    Ho effettuato diversi colloqui/visite:
    – uno a Treviso presso il centro MST situato nel reparto di Dermatologia dell’ospedale Ca fondello
    – due a Verona presso l’ambulatorio MST situato nel ospedale Borgo Trento, sempre nel reparto di Dermatologia
    – due visite in libera professione all’Angelo di Mestre con un infettivologo/esperto in MST
    – visita Proctologia all’ospedale di Adria (RO)
    – innumerevoli scambi di opinione con il mio medico di base
    La problematica è che ogni giorno tendo a pormi nuovi dubbi e a scoprire nuove patologie, incolpandomi di non aver espresso questo o quell’altro dettaglio, che magari fino al giorno prima nemmeno consideravo…
    Ho intrapreso inoltre da due mesi circa dei colloqui con una Psicanalista, il Primario del CIM della mia città, e sono in cura sia farmacologica che cognitivo-comportamentale per un disturbo ossessivo compulsavo (colloqui effettuati circa 10).

    Può immaginare l’impegno economico e fisico/mentale di questo mio percorso, un incubo. Unico lato positivo è quello di aver incamerato un bagaglio non indifferente di informazioni sul campo delle infezioni sessualmente trasmissibili.

    La ringrazio in anticipo per la cortese attenzione e per l’importante disponibilità.

    8 Marzo 2016 alle 18:50 #23435
    Dott. Luigi Laino
    Amministratore del forum

    Il linfogranuloma venereo è una lesione assolutamente importante e valutabile anche clinicamente. Ovviamente l’eccessiva raccolta di informazioni sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili senza un valido orientamento venereologico, che spesso serve soprattutto ad informare orientare e in casi come il suo a tranquillizzare, può creare questo tipo di problematiche, le quali possono essere risolte solo facendosi aiutare dal punto di vista psicologico. Pertanto dal mio contesto specialistico non posso far altro che indicarle serenità. Carissimi saluti.

    Dr Laino
    https://www.latuapelle.it

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