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16 Novembre 2010 alle 13:09 #14450AnonimoOspite
Purtroppo per mia moglie ed il sottoscritto, da parecchio tempo , per lo più da tre anni a questa parte, siamo in una situazione disastrosa.
Riassumo:
2008: mia moglie accusa intenso dolore pelvico con pollacchiuria. Ci rechiamo al pronto soccorso dell’ospedale di Lodi, viene eseguito stix urine positivo a Ketoni +++ e sangue ++; viene prescritta Ciprofloxcina per 6 giorni.
Nello stesso mese, dopo la terapia, aumenta la pollacchiuria e le algie pelviche; viene effettuata una visita urologica e viene prescritto Neufuradantin per 7 giorni;
A Gennaio 2009 nuovamente ci rechiamo al pronto soccorso dell’ospedale di Lodi, in quanto mia moglie continua ad avere un’ intensa pollacchiuria e algie pelviche; il ginecologo di reparto, dopo la visita, rilascia un certificato che attesta che non vi sono problemi ginecologici.
A distanza di tre giorni, il problema persiste e decidiamo di andare al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, dove viene effettuata una visita urologica e prescritti altri antibiotici. Aumenta il bruciore e perdite biancastre dalla vagina. L’uroginecologo consiglia di fare cistoscopia e cistografia. In attesa degli esami, vengono effettuati esami delle urine, con esito negativo.
La cistografia da esito negativo e la cistoscopia denota una leggera flogosi; anche l’esame cittologico delle urine effettuato nel frattempo da esito negativo.
Siamo a Marzo 2009, aumentano le secrezioni vaginali con perdita di muco filamentoso, i genitali sono molto arrossati e gonfi. Il medico di base consiglia di effettuare tampone vaginale completo, tampone uretrale e cercicale, il cui risultato da esito positivo allo streptococco B – emolitico di gruppo B ( streptocuccus agalactie). Viene prescritto Veclam e ovuli vaginali. Finalmente cessa la pollacchiuria ma aumentano i problemi vaginali.
A Maggio 2009 vengono ripetuti i tamponi dai quali non vi è alcun riscontro, permane il rossore, la perdita di muco ed i genitali sono gonfi ed arrossati.Proviamo ad avere rapporti, ma al contatto con le secrezioni vaginali, anch’io inizio ad accusare bruciore e mi si formano dei piccolissimi puntini rossi sul glande, sottocutanei, che ciclicamente divengono macchioline rosse, per poi passare ad un rossore più esteso ma solo ed esclusivamente al glande, che sfocia in una sensazione di prurito e nella perdita di uno strato di pelle. Quando dopo alcuni giorni, il tutto sembra scomparire, riappaiono i puntini rossi sottocutanei, quasi invisibili, che poi riprendono a manifestarsi nel modo che ho appena evidenziato.
Ci rechiamo dal dermatovenerologo, il quale consiglia di prendere Fluconazolo e localmente Canesten e pevisone. Anche se inizialmente il problema sembra essere risolto, puntualmente a fasi cicliche, a distanza di qualche settimana, il problema si ripresenta.
Nel frattempo, mia moglie, dopo esserci nuovamente rivolti al policlinico di Pavia, continua con creme, ovuli e lavande prescritte che però non danno alcun esito positivo tanto che il problema persiste.
A Luglio 2009 rifacciamo i tamponi completi: viene riscontrata a mia moglie la presenza di flora batterica mista, sia a livello vaginale , che uretrale e vulvare, ma senza l’indicazione di quali batteri siano presenti.
Il medico di famiglia consiglia di prendere nuovamente Veclam per 15 giorni e Sporanox per 8 giorni.
Da Luglio 2009 ad oggi si sono ripetute altre visite, altri tamponi, dove si è sempre riscontrata la presenza di batteri, diversi da quelli curati fino a questa data.
Negli ultimi mesi, è stata sottoposta ad una serie di tamponi vaginali periodici che confermano la presenza di batteri ( proteus ed enterococcus faecalis all’ultimo tampone di qualche giorno fa) ed io all’ultimo tampone risulto positivo all’enterococcus faecalis.
Premesso che non abbiamo avuto entrambi più rapporti da molto prima di aver eseguito i tamponi, all’ultima visita ginecologica che risale a ottobre 2010, ci è stato consigliato di effettuare una prima visita infettivologica al Policlinico S. Matteo di Pavia, con un’indagine più approfondita al fine di risalire all’origine di questa infezione batterica.
Il nostro timore è di dover ripartire ancora da zero, senza, a distanza di tre anni ormai, riuscire a capire l’origine del nostro problema. Mi spiace se il riassunto risulta frammentario ma è da ormai troppo tempo che stiamo eseguendo infinite e svariate indagini Alla visita infettivologica del 15 novembre 2010 al sottoscritto è stato efettuato prelievo con ricerca di Treponema pallidum e Herpes genitale, a mia moglie è stato chiesto di rifare tutti i tamponi nuovamente!!Il nostro timore è di dover ripartire ancora da zero, senza, a distanza di tre anni ormai: credo che avremmo bisogno di indicazioni sulla strada, più breve possibile, da percorrere per arrivare quanto meno a capire la causa di questa persistente malattia.
La ringrazio anticipatamente e saluto.
17 Novembre 2010 alle 7:30 #17110Dott Luigi LainoPartecipantepurtroppo c’è molta confusione in questo caso che mi risulta troppo strano..sifilide herpes, batteri, micosi..direi che una buona visita venereologica è quello che vi servirebbe per chiarire un poco questa (a tratti) troppo intricata vicenda!
Cordialità
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