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16 Ottobre 2013 alle 18:27 #13951AnonimoOspite
Gent.mo Dottor Laino mi scuso fin d’ora per la lungaggine del mio messaggio ma non posso descriverlo in due parole.
Circa un mese e mezzo fa sono dovuto correre al pronto soccorso per dolori lancinanti nella zona inguinale e anale associati a lacerazioni vere e proprie della pelle. In realtà avevo avuto già una settimana prima delle avvisaglie con pruriti e fastidi che ho cercato di curare “fai da te” con le classiche creme Gentalin, Travocort, Pevaryl, ma nulla di fatto.
Al reparto di dermatologia dell’ospedale mi hanno parlato subito di una brutta intertrigine ma una delle dottoresse che mi ha visitato ha pensato subito si trattasse di Herpes. Mi hanno prelevato con un tampone del materiale organico dalle lacerazioni presenti e mi hanno fatto tutti gli altri prelievi, sangue, tampone uretrale il giorno dopo. Intanto mi avevano prescritto subito una cura di cinque giorni di ciproxin due volte al giorno associato al nimesulide. Giorni di autentico tormento…..un supplizio! Non potevo sedermi, non potevo camminare. Le ferite erano davvero importanti; tutta la piega inguinale, il perineo, la zona anale e lo scroto erano un’unica ferita, carne viva, con fuoriuscita di fluido giallastro/trasparente e sangue per non parlare dell’odore. Il pene non è mai stato interessato in tutto questo processo. Dopo essermi ampiamente documentato su internet riguardo l’herpes, mi sono convinto di essermelo beccato………linfonodi ingrossati, perdite di urina, oltre alle lesioni evidenti. Dopo quattro giorni dalla prima visita, sono tornato in ospedale e anche se gli esami erano tutti negativi (Hiv, sifilide, herpes, anche se la dottoressa mi ha detto che nel breve termine l’esame può dare risultati falsi) io ho confermato i dubbi alla stessa dottoressa che aveva ipotizzato l’herpes, la quale mi ha prescritto appunto 10 giorni di famvir tre volte al giorno. Nel frattempo sono dovuto ripartire all’estero per lavoro e qui mi trovo tutt’ora e ancora fino ai prossimi due mesi. Gli ultimi due giorni di cura con il famvir gli ho assunti appunto all’estero. Il tempo di terminare la cura col famvir (giusto mezza giornata) e subito delle nuove vescicole, delle bolle sparse qua e la. Ho continuato allora con il famvir rimasto per altri 4 giorni e le vescicole si sono ritirate abbastanza in fretta lasciando però spazio ad con una perenne irritazione, un rossore importante e continuo, una macchia rosso/violacea di pelle molle del diametro di circa 6/7 cm sulla zona della coscia a partire dalla piega inguinale e tutta la parte bassa dello scroto da ambedue i lati. In particolare sulla parte della coscia la pelle è particolarmente irritata e delicata e si rompe al solo passare dell’accapatoio causando queste piccole ferite, poco o nulla sanguinolente, nell’ordine di 3/4 millimetri di lunghezza cadauna che sembra non si rimarginino mai e che continuano a trasudare liquido trasparente e maleodorante pur cercando di indossare gli slip/boxer per il minor tempo possibile durante tutto l’arco della giornata. Il prurito è spesso quasi insopportabile e devo trattenermi dal grattare, ovviando a questo con un lavaggio intimo con il detergente fisian.
Importante dirle che dopo la cura col famvir, non avendo visto un risultato efficace ho continuato con una cura soppressiva di acyclovir del quale mi ero preventivamente munito prima della partenza. Ad oggi, e sono passati ormai 50 giorni dai primi sintomi, di mia iniziativa (più per il terrore di una ricaduta) sto continuando a prendere 200 mg di Acyclovir per 4 volte al giorno ogni sei ore, ma sembra che questa rogna non voglia passare, sembra che non avvenga la cicatrizzazione. In altre parole io ad oggi non ho avuto ancora la fase della formazione delle croste. Cosa può essere successo? Può essere subentrata una infezione batterica che magari potrei curare con un ciclo di 5 giorni di antibiotico tipo ciproxin? …..ed eventualmente posso prendere l’antibiotico associato alla cura soppressiva di Acyclovir? L’acqua con la quale ci laviamo qui è di natura sconosciuta e pescata dai pozzi artesiani con delle pompe idrauliche e potrebbe presentare batteri e cose simili. Alla luce di quanto detto quante possibilità ho che non si tratti di Herpes?…….credo poche…….
Questa cosa mi sta compromettendo il normale svolgimento delle mie attività quotidiane e non posso certo permettermi di rinunciare al lavoro. Per fortuna è un lavoro diciamo d’ufficio e bene o male riesco ad organizzarmi. La prego di aiutarmi in qualche modo, anche perché dove sto adesso non vi è alcuna possibilità di visita specialistica e relativa cura e non posso permettermi di passare anche i prossimi due mesi in queste condizioni. Se necessario non esiti a contattarmi anche in privato.
Dimenticavo di dirle che il mio comportamento sessuale antecedente a questo disturbo poteva riportare a questi sviluppi.
Spero davvero che ci siano presto importanti novità per la creazione di un vaccino atto a sconfiggere questo virus. Leggevo che i ricercatori statunitensi della Agenus stanno per mettere a punto il vaccino per l’inizio del 2014……..lei ha notizie più realistiche? Tutta l’operazione è per altro quotata in borsa con tanti azionisti che hanno già investito grandi cifre sull’esito positivo di questo studio.
La ringrazio fin d’ora.
Cordiali saluti17 Ottobre 2013 alle 12:34 #16530Dott Luigi LainoPartecipanteGentile utente
LA sua storia è troppo complessa per essere districata via internet: ad oggi sono disponibili farmaci anche innovativi per la cura di alcune delle patologie elencate.
Ovviamente non posso non raccomandarle di farsi seguire da un esperto dermovenereologo, anzitutto per il reperimento di una corretta diagnosi!
cari saluti a Lei
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